Economia
Le multe a Roma? Colpa del disastro di bus e parcheggi
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-03-28
Il boom di sanzioni per auto lasciate in divieto di sosta o in doppia fila negli ultimi anni dipendono da una città che ha «un contesto unico e peculiare», contraddistinto «da una viabilità spesso complessa e problematica»
A Roma aumentano gli incassi delle multe ma il Dipartimento Risorse economiche del Comune di Roma spiega che il boom di sanzioni per auto lasciate in divieto di sosta o in doppia fila negli ultimi anni dipendono da una città che ha «un contesto unico e peculiare», contraddistinto «da una viabilità spesso complessa e problematica, afflitta da criticità dovute alla mancanza di un efficiente servizio pubblico di trasporto, a una insufficiente rete metropolitana e ad aree di parcheggio inadeguate».
Il che suona più come un’accusa all’inefficienza (storica) del Comune nella gestione dei trasporti pubblici e dei parcheggi. Repubblica Roma racconta oggi la relazione che accompagna il trasferimento della gestione delle multe staccate dagli ausiliari del traffico per le violazioni del codice della strada da Atac ad Aequa Roma, società in house di palazzo Senatorio che si occupa della riscossione dei tributi. Insomma, sembrano suggerire i tecnici capitolini, la Capitale è quella che è. Bus, tram e metro fanno spesso i capricci.
Questo perché la viabilità nella Capitale è affetta da criticità dovute alla mancanza di un servizio pubblico di trasporto efficiente, per non parlare della metropolitana. Nel 2016 sono state 763.553. L’anno successivo il record è stato riaggiornato: 829.107 multe dagli ausiliari del traffico. Che diventano 2,6 milioni contando anche quelle dei vigili urbani. Con la prospettiva di un’ulteriore rilancio nel 2018, soprattutto a causa del pasticciaccio della preferenziale di via di Portonaccio. Sul qui pro quo stradale da almeno 400 mila sanzioni cui dibattono quotidianamente (dando nella maggior parte dei casi torto al Campidoglio) giudici di pace e prefettura.
Leggi anche: Stadio della Roma, nel IX Municipio il fronte del no