I ministri M5S che non piacciono al M5S

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-09-05

La scelta dei ministri ha lasciato amaro in bocca a una fetta dei gruppi parlamentari. Tra le scelte più contestate, quelle di Fioramonti, Dadone e Catalfo

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Nel MoVimento 5 Stelle c’è maretta per i ministri a 5 Stelle. Emanuele Buzzi sul Corriere della Sera fa sapere che la lista dei ministri del Conte Bis non è stata granché apprezzata dai parlamentari grillini, un po’ per il ciaociao con la manina ai grandi ex del calibro di Toninelli, Trenta, Lezzi e Grillo.

 

La scelta dei ministri ha comunque lasciato amaro in bocca a una fetta dei gruppi parlamentari. Tra le scelte più contestate, quelle di Lorenzo Fioramonti, della stessa Dadone e di Catalfo. «Abbiamo perso ancora una volta un’occasione buona e dimostrato la nostra vulnerabilità in certe aree e per certi temi», dicono nel Movimento.

Ma l’obiettivo è già rivolto verso le nomine dei sottosegretari: anche in questo ci saranno alcune new entry e qualche conferma, come Laura Castelli, in predicato di restare al Mef. Nomine a parte, l’imperativo tra i pentastellati è voltare pagina. E già ci si concentra sul calendario. Le prime mosse dei Cinque Stelle saranno probabilmente a Montecitorio.

grillo toninelli lezzi trenta bonisoli trombati conte bis - 1

Il taglio dei parlamentari tanto discusso durante la crisi di governo sarà il primo atto. E subito dopo è in rampa di lancio la riforma per concedere il voto per il Senato anche ai diciottenni (al momento la soglia per votare è fissata a 25 anni). Si tratta di un testo varato dalla commissione Affari costituzionali in giugno, ma soprattutto i primi firmatari della riforma sono Stefano Ceccanti del Pd e Valentina Corneli del Movimento: è quindi un antipasto del nuovo asse giallorosso.

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