«Il decreto dignità sarà il colpo di grazia per molte imprese»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-08-03

Matteo Zoppas, presidente di Confindustria Veneto, all’attacco del provvedimento di Di Maio e Salvini

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Che il Veneto sia in subbuglio per il decreto dignità non è esattamente una novità. Anzi: la regione che ha tanto contribuito ai primi successi della Lega si sente ormai tradita dai grillini. Ma oggi l’attacco arriva, attraverso un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, da Matteo Zoppas, presidente di Confindustria Veneto:

Lei è arrivato a prevedere chiusure di aziende a causa del decreto Dignità. Non sarà eccessivo?
«Affatto! Le imprese in “convalescenza” dopo la crisi sono tante. Qualcuno è ripartito ma tanti stentano. Per questi ultimi il decreto Dignità sarà il colpo di grazia».

Quanti saranno?
«Difficile da dire. Ma il problema c’è. Quando sarà il momento le chiameremo “chiusure per Dignità”».

Se le imprese hanno ordini, qualcuno assumeranno, con un contratto o con l’altro.
«Guardi, succederanno due cose. La prima è che aumenterà il turn over. Cioè invece di rinnovare il contratto a Tizio, sarà attivato un contratto ex novo a Caio. Questo per non rischiare il contenzioso con le causali. E poi diminuirà il monte complessive dei posti di lavoro. Se non c’è flessibilità, nell’incertezza le imprese si posizionano su una quantità di business minore».

decreto dignità jobs act
Il decreto dignità e il Jobs Act, i sondaggi (Corriere della Sera, 22 luglio 2018)

E se invece aumentassero le conversioni a tempo indeterminato?
«Lo escludo. Il mercato impone alle imprese una struttura dei costi flessibile. Quando le aziende non stabilizzano non è perché sono cattive. Le dirò di più: Il decreto Dignità sta già facendo danni perche, nell’incertezza, le aziende rimandano le assunzioni».

Scusi, ma allora quale sarebbe la strada per aumentare il tempo indeterminato (senza costosi sgravi fiscali)?
«Bisogna lavorare sulla competitività del Paese, con politiche industriali serie e condivise. Invece questo provvedimento mette in contrapposizione lavoratore e imprenditore».

Leggi sull’argomento: Il Veneto tradito

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