Vilipendio: un nuovo processo per Matteo Salvini

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-02-19

La procura di Torino chiude le indagini per gli insulti ai giudici durante un comizio. A breve potrebbe arrivare la citazione diretta in giudizio

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La procura di Torino guidata dal Pg Francesco Saluzzo ha rigettato  la richiesta dei legali del vicepremier Matteo Salvini di avocare il fascicolo che vede il leader della Lega indagato per vilipendio dell’organo giudiziario (art. 290 del codice penale). Si parla delle frasi pronunciate dal segretario della Lega Nord nel febbraio 2016: «Qualcuno usa gli stronzi che mal amministrano la giustizia. Se so che qualcuno, nella Lega, sbaglia sono il primo a prenderlo a calci nel c… e a sbatterlo fuori – aveva detto Salvini -. Ma Edoardo Rixi è un fratello e lo difenderò fino all’ultimo da quella schifezza che è la magistratura italiana che è un cancro da estirpare. Si preoccupi piuttosto della mafia e della camorra, che sono arrivate fino al Nord”.

Vilipendio: un nuovo processo per Matteo Salvini

Salvini si riferiva all’indagine sulla Rimborsopoli ligure che vedeva l’allora l’assessore del Carroccio, che oggi è sottosegretario ai Trasporti, tra i rinviati a giudizio. Il reato è previsto dall’articolo 290 del codice penale. Il reato è punito con una multa che varia tra i mille e i 5mila euro. Il PM Emilio Gatti ha notificato qualche mese fa a Salvini l’avviso di conclusione indagini, che di solito prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.

Spiega oggi La Stampa che  per la citazione diretta in giudizio c’era bisogno dell’autorizzazione rilasciata dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede comunicata agli uffici giudiziari di Torino il 9 ottobre 2018 in ossequio all’articolo 313 del codice penale, senza la quale le accuse sarebbero andate incontro a un’inevitabile – nel senso di obbligatoria – archiviazione. A questo proposito c’è da ricordare che il precedente ministro della Giustizia, Andrea Orlando, nonostante tre sollecitazioni, non abbia mai risposto ad Armando Spataro. Nel frattempo sono passati due anni.

Salvini rischia ora la condanna al pagamento di una multa da mille a 5 mila euro.  Alla citazione diretta in giudizio che la procura dovrebbe emettere a breve potrebbe seguire la fissazione di udienza in Sesta Sezione Penale.

EDIT: La procura di Torino ha chiesto e ottenuto dal tribunale l’individuazione di una data per celebrare l’eventuale processo a Matteo Salvini per il reato di vilipendio all’ordine giudiziario. Lo si è appreso negli ambienti del Palazzo di giustizia. L’iniziativa dei pm è solitamente il preludio di una citazione diretta a giudizio (per questo reato non è prevista la celebrazione dell’udienza preliminare). La causa, se approderà in tribunale, comincerà prima dell’estate.

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