Il leghista che dice che senza razzismo non c’è libertà

di Mario Neri

Pubblicato il 2020-07-07

Matteo Gazzini, coordinatore della Lega negli Stati Uniti e candidato del Carroccio nella circoscrizione estero senza riuscire a farsi eleggere, su Facebook qualche giorno fa ha tenuto a spiegarci la sua personalissima concezione di libertà: Non ci può essere libertà se non si permette ad una persona di essere razzista. Il problema non è il …

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Matteo Gazzini, coordinatore della Lega negli Stati Uniti e candidato del Carroccio nella circoscrizione estero senza riuscire a farsi eleggere, su Facebook qualche giorno fa ha tenuto a spiegarci la sua personalissima concezione di libertà:

Non ci può essere libertà se non si permette ad una persona di essere razzista. Il problema non è il razzismo, ma la discriminazione che il razzismo crea e questo è inaccettabile in una società civile.

matteo gazzini libertà di essere razzisti

Sorvolando sul fatto che il Gazzini, “Ragioniere e perito commerciale”, con “un minor degree in matematica conseguito presso la Syracuse University” e che “a breve si laureerà in ingegneria” (secondo la sua biografia) sembra non aver chiaro che “la discriminazione che il razzismo crea” – che per lui è “inaccettabile” – nasce proprio dal fatto che ci sono i razzisti (e quindi dal fatto che si permetta ai razzisti di fare discriminazioni…), c’è da segnalare che l’esponente leghista sta intervenendo nel dibattito scatenato dal suo status dimostrando di avere poche idee, sì, ma ben confuse:

matteo gazzini

In ogni caso, “a scanso di equivoci polemici”, ha tenuto successivamente a spiegare nel dibattito che per lui “il razzismo è un male” ma “nonostante questo, rimane un (sic!) opinione personale”

matteo gazzini 1

Tutto chiaro, no?

 

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