Marina Ovsyannikova dice di essere “estremamente preoccupata” per la sua sicurezza

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-16

La giornalista che ha protestato contro la guerra in diretta durante un telegiornale russo Marina Ovsyannikova ha parlato con Reuters dicendo di essere “preoccupata per la sua sicurezza”

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La giornalista di Channel 1 in Russia, Marina Ovsyannikova, che aveva interrotto un telegiornale di regime mostrando un cartello contro la guerra è tornata a parlare con i giornalisti dopo il breve punto stampa di ieri nel quale aveva fatto sapere di essere stata interrogata per 14 ore dalla polizia. Lo ha fatto all’agenzia di stampa Reuters, alla quale ha detto: “Sono estremamente preoccupata per la mia sicurezza”. Nella sua prima intervista televisiva dopo il gesto eclatante di lunedì sera, Ovsyannikova ha affermato anche: “Non ho intenzione di fuggire dalla Russia, spero di non dover affrontare accuse penali”.

Marina Ovsyannikova dice di essere “estremamente preoccupata” per la sua sicurezza

La donna ha anche detto di sperare che la sua protesta contro la guerra in Ucraina “non sia vana” e che i russi – come scritto sul suo cartello – “aprano gli occhi” alla propaganda.

Ieri era stata condannata a pagare una multa di 30mila rubli, circa 250 euro, per “organizzazione di un evento pubblico non autorizzato”: la sanzione puniva il suo video registrato prima di esibire il cartello, nel quale diceva: “Noi russi siamo persone intelligenti e intelligenti. È solo in nostro potere fermare tutta questa follia. Vai a protestare. Non aver paura di niente. Non possono rinchiuderci tutti”. Il gesto eclatante andato in onda sulla tv di Stato potrebbe costarle invece un’incriminazione sulla base della legge bavaglio che prevede fino a 15 anni di carcere per chi diffonde informazioni sulla guerra che il Cremlino considera “fake news” (quindi anche il semplice riferirsi al conflitto come “guerra” e non “operazione militare speciale”, la definizione data da Putin).

La macchina della propaganda di Putin inizia a scricchiolare

Intanto però già da settimane alcune star della propaganda televisiva russa si stanno licenziando. Zhanna Agalakova, per anni conduttrice del tg, ha confermato di aver rassegnato le dimissioni: “l motivo mi sembra evidente, ora divento libera”, ha detto al giornale online d’opposizione Meduza. Ivan Urgant, conduttore di un varietà serale molto popolare, è scappato con la famiglia in Israele dopo aver protestato contro la guerra ed essersi visto sospendere la trasmissione.

Secondo l’edizione di oggi de La Stampa, in una riunione notturna dei capi dei servizi di sicurezza si sarebbe deciso di sminuire il suo gesto e farla passare come “una ragazza in cerca di celebrità”. Vyacheslav Volodin, presidente della Duma, ha però chiesto una “punizione esemplare”.

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