La legge russa che punisce con il carcere fino a 15 anni chi diffonde “fake news” sulla guerra in Ucraina

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-03-04

La Duma ha approvato all’unanimità una legge di modifica del codice penale russo per punire con il carcere fino a 15 anni chi diffonde “fake news” sulla guerra in Ucraina

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La camera bassa del Parlamento russo questa mattina ha approvato un emendamento a una legge “anti fake news” che sanziona chi diffonde notizie giudicate “fuorvianti” dai giudici con multe e condanne fino a 15 anni di carcere. La vicepresidente della Commissione Leggi dello Stato Irina Pankina ha fatto sapere che “altri emendamenti sono proposti al Codice amministrativo della Federazione russa, per opporsi agli attacchi informativi diretti al nostro paese che discreditano l’uso delle Forze armate”.

La legge russa che punisce con il carcere fino a 15 anni chi diffonde “fake news” sulla guerra in Ucraina

È il giro di vite di Putin sul dissenso interno: già negli scorsi giorni aveva invitato i media locali a non riferirsi al conflitto in corso con le parole “guerra” o “invasione” ma ad utilizzare la stessa espressione usata da lui nel discorso televisivo con il quale annunciava l’offensiva contro Kyiv “operazione militare speciale”. Le agenzie di stampa Tass e Interfax riferiscono che la legge di modifica del Codice penale è stata votata all’unanimità dalla Duma. Il presidente della camera, Viaceslav Volodin, ha dichiarato che il progetto di legge sarà adesso esaminato dal Senato e poi verrà inviato per essere firmato dal presidente russo Putin.

Il Cremlino censura i media: al bando Bbc, l’Ue oscura Rt e Sputnik

Intanto nel Paese l’autorità di controllo delle comunicazioni Roskomnadzor ha messo al bandi il sito della Bbc, oltre al sito di notizie indipendente Meduza, l’emittente tedesca Deutsche Welle, il sito web in lingua russa fondato dagli Stati Uniti Radio Free Europe/Radio Liberty, e Svoboda. Ieri la radio liberale Eco di Mosca ha annunciato la chiusura e anche la tv indipendente Dozhd ha sospeso la propria attività. “L’accesso ad informazioni accurate ed indipendenti sono un diritto umano fondamentale che non può essere negato al popolo russo”, spiegano i vertici Bbc. Di contro l’Unione europea ha oscurato Russia Today e Sputnik da “tutti i mezzi di trasmissione e distribuzione, come via cavo, satellite, IPTV, piattaforme, siti web e app”. Secondo l’alto rappresentante della politica estera Ue, Josep Borrell, “la manipolazione sistematica delle informazioni e la disinformazione da parte del Cremlino vengono applicate come strumento operativo nel suo assalto all’Ucraina” e costituiscono anche “una minaccia significativa e diretta per l’ordine pubblico e la sicurezza dell’Unione”.

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