Persino Mario Giordano critica la manovra di bilancio di Giorgia Meloni: “Un brodino”

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-11-23

“Un brodino”: così Mario Giordano ha riassunto la Manovra della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

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La Manovra 2023 approvata dal Consiglio dei Ministri presieduto da Giorgia Meloni non ha soddisfatto per nulla il presentatore Mario Giordano, che ieri, proprio durante l’apertura della puntata di “Fuori dal Coro” in onda su Rete4, non ha nascosto i suoi malumori e si è lasciato sorprendentemente andare a un’aperta provocazione sulla legge di Bilancio appena promossa dal nuovo esecutivo.

Mario Giordano sulla Manovra di Giorgia Meloni: “Un brodino, buono ma resta un brodino”

“Un brodino”: così Mario Giordano ha riassunto la Manovra della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dei suoi ministri. Il presentatore ha spiegato: “Quando oggi mi han chiesto un commento sulla manovra approvata nella notte dal Governo mi è venuto in mente il brodino” ha detto Giordano portando il cucchiaio alla bocca.

“Come faceva mia mamma quando stava male diceva: mangia il brodino che ti fa bene. Il brodino è buono, mi diceva. E io le rispondevo: si è buono il brodino ma resta un brodino”, ha continuato il presentatore.

Poi, proprio al termine di questa frase, è partita la sigla del programma, con l’ingresso in studio dei ballerini che hanno iniziato a danzare con bavaglino, piatti e cucchiai, mangiando il brodino e intonando uno stornello che recitava: “E va bene essere sobri, frugali, prudenti ma forse si esagera un po’, mille idee per farci campare un po’ meglio sicuri che sia tutto qua, ci hanno detto che avremo gustato squisitezze e manicaretti, non avremo tirato la cinghia ma avremo ripreso a mangiare guaglio’. Ah che buono il brodino che anche questo governo cucina, ci avevate promesso l’arrosto ma adesso siam qui con il cucchiaio a succhiar”. Poi, il rientro di Giordano in studio per l’inizio della trasmissione.

Manovra 2023, cosa c’è nei provvedimenti presi dal governo Meloni

Dalla rimodulazione, prima del taglio e della sostituzione a partire dal 2024, del reddito di cittadinanza. L’introduzione di nuove misure a sostegno delle fasce “più deboli” (attraverso sgravi alle famiglie) per quel che riguarda tutti gli aumenti del comparto energia. L’aumento del prezzo delle sigarette. L’introduzione del tetto massimo all’uso dei contanti a 5mila euro. La rottamazione di parte delle cartelle esattoriali. La riforma delle pensioni. Flat tax incrementale per i lavoratori autonomi. Il mancato taglio dell’IVA sui cosiddetti “beni di prima necessità” (latte e pane) con l’introduzione di una “card” distribuita dai Comuni. Il ritorno parziale delle accise sospese dal governo Draghi sui carburanti. Questi sono i principali tasselli della Manovra 2023 approvata dal Consiglio dei Ministri presieduto da Giorgia Meloni.

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