Marina Pollicino: la consigliera M5S che lascia la maggioranza a Torino

di Mario Neri

Pubblicato il 2019-07-18

La consigliera del MoVimento 5 Stelle di Torino Marina Pollicino ha annunciato l’addio alla maggioranza che regge (regge?) Chiara Appendino in consiglio comunale. Lo ha fatto con una lettera consegnata al presidente del Consiglio comunale in cui critica l’atteggiamento della sindaca dopo la giubilazione di Guido Montanari: Ho ascoltato sbigottita la Sindaca affermare platealmente di …

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La consigliera del MoVimento 5 Stelle di Torino Marina Pollicino ha annunciato l’addio alla maggioranza che regge (regge?) Chiara Appendino in consiglio comunale. Lo ha fatto con una lettera consegnata al presidente del Consiglio comunale in cui critica l’atteggiamento della sindaca dopo la giubilazione di Guido Montanari:

Ho ascoltato sbigottita la Sindaca affermare platealmente di “non essere disposta a proseguire con il freno tirato”, ma soprattutto “a subire battute d’arresto, né compromessi al ribasso” per una serie di delibere e provvedimenti, a cui ritiene di “vincolare il mandato”.
Parole pesanti come un macigno sulla testa dei consiglieri che hanno il dovere di “indirizzo e controllo”. Le esternazioni della Sindaca hanno reso palese alla cittadinanza intera un nuovo corso politico coercitivo, in cui limitare e piegare ventitré consiglieri a una mortificante sequenza di votazioni aprioristicamente determinate e in cui l’accettazione coatta della volontà della prima cittadina diventa la sola condizione di partecipazione politica.
INACCETTABILE.

marina pollicino m5s torino

Inaccettabile da chi abbia in considerazione anzitutto la propria dignità di persona pensante. Inaccettabile da chi desideri svolgere il proprio ruolo politico sulla base di una democratica dialettica delle posizioni e secondo coscienza e programma cittadino.
Sono espressioni di una tale gravità, offensive e umilianti, sia per chi le riceve sia per chi le pronuncia, che mi sorprende che la Sindaca abbia anche solo potuto lontanamente immaginare che pronunciandole in un una sede istituzionale ciò avrebbe favorito una ricompattazione dei consiglieri della sua maggioranza.

E ora arriverà il redde rationem per la Appendino? Il Fatto Quotidiano scrive che ormai la prima cittadina può contare su uno zoccolo duro di soli 10 consiglieri, oltre ai dissidenti “storici”ce ne sono altri 4-5 incerti, che a questo punto saranno decisivi: “Se la sindaca dovesse essere sfiduciata e andare sotto nelle prossime votazioniin consiglio la sua esperienza potrebbe addirittura concludersi. Per capire la tenuta della maggioranza non servirà aspettare tanto: stasera (alle 19) ci sarà una riunione interna della sindaca con i consiglieri”.  In realtà se Appendino cade si va tutti a casa: un ottimo motivo per trovare un accordo. Lo diceva anche Andreotti: meglio tirare a campare che tirare le cuoia.

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