Margherita Gatta: la fantasmagorica intervista all’assessora alle buche di Roma

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-05-09

La responsabile dei lavori pubblici della Capitale spiega che il suo approccio al problema è olistico, quello della naturopata, e che non trova i soldi che ha annunciato l’assessore Lemmetti. Lo spettacolo del Campidoglio diventa sempre più interessante

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Che Margherita Gatta sia un vero personaggio che il MoVimento 5 Stelle ci ha regalato si capiva dall’intervista in cui si dichiarava contraria all’abuso di vaccini. Ma l’intervista rilasciata oggi a Lorenzo D’Albergo e pubblicata su Repubblica Roma chiude un cerchio e lo incastona in una eterna ghirlanda brillante: l’assessora ai lavori pubblici dice che non le tornano i conti di Lemmetti sui soldi per la manutenzione stradale, spiega che il suo approccio è “olistico” e invita il suo nuovo collaboratore Marco Martens a stare al suo posto perché “qui le idee le porto io”.

Assessora, lo scorso venerdì l’assessore al Bilancio Gianni Lemmetti in commissione Trasparenza ha detto che ci sono 67 milioni a disposizione per le strade.
«Sì? Ma quel numero non mi torna. Sto facendo fare dei controlli in dipartimento. Comunque potete stare sicuri: utilizzeremo ogni risorsa, sia economica che umana».

E il piano Marshall delle buche?
«Quando finiranno i soldi, lo ha detto anche il ragioniere, potremo accedere ad altre risorse. Gare a rilento? I controlli dell’Anac portano via tempo. Stiamo cercando di accelerare con le nuove procedure Mepa. Poi ci sono sorprese in arrivo».

Del tipo?
«Un asfalto sigillante trovato all’estero. Sto viaggiando molto, sono andata anche in Spagna a vedere come lavorano lì. Testeremo il nuovo materiale entro fine mese. Così, poi, potremo finalmente programmare gli interventi».

margherita gatta

I rischi per chi come lei lavora sulla manutenzione stradale sono altissimi.
«La probabilità che possa accadere qualcosa è commisurata all’estensione della rete di Roma… ma la mattina non mi sveglio con l’ansia. Il mio approccio è olistico, è quello della naturopata. Ma ho anche lavorato con i giudici della Cassazione, come giornalista per il Sole 24 Ore e amo dipingere. Nella vita non mi sono mai fermata, se mi guardo indietro mi chiedo come ho fatto. Le mie esperienze mi hanno insegnato che bisogna comprendere i problemi alla radice per risoverli».

Ora nel suo staff ha Marco Martens, il Patch Adams delle strade. Anche lui porterà qualche idea.
«Le idee qui le porto io. Marco è una persona molto carina, si deve ambientare come ho fatto io. Ci vorrà un po’ di tempo, ma poi saprà aiutarci».

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