Mara Carfagna racconta perché se ne vuole andare da Forza Italia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-26

L’addio della Ministra al partito di Berlusconi è imminente, ma non ufficiale. La decisione è arrivata, inevitabilmente, dopo il mancato voto di fiducia al governo Draghi

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Non è ancora ufficiale, ma la scelta di Mara Carfagna di separare la sua strada politica da quella di Forza Italia sembra essere sempre più vicina. La Ministra per la coesione del Sud già la scorsa settimana – all’indomani del mancato voto di fiducia alla risoluzione Casini e, dunque, della pietra tombale sul governo Draghi – aveva annunciato una “profonda riflessione” sul suo futuro all’interno del partito guidato da Silvio Berlusconi. Poi quella nota dell’ex Cavaliere e quel messaggio – “Riposino in pace” – rivolto a tutti i ministri forzisti che sono rimasti ancorati alla sella dell’esecutivo dimissionario. A breve, dunque, potrebbe arrivare un nuovo pesante addio tra gli azzurri, dopo quelli di Brunetta, Gelmini e di altri esponenti di spicco.

Mara Carfagna spiega perché sta per lasciare Forza Italia

Nella sua intervista al quotidiano La Repubblica, Mara Carfagna non scioglie le riserve sul suo futuro. Tra i progetti politici ai quali potrebbe aderire risponde solamente a una domanda su Azione di Carlo Calenda, mentre su quel passato e presente che potrebbe salutare nell’immediato futuro utilizza parole che pesano come macigni:

“Per quattro anni, mi sono battuta all’interno del partito per difendere la sua collocazione europeista, occidentale e liberale, dall’abbraccio del sovranismo. Una parte considerevole di Forza Italia la pensava allo stesso modo. Siamo stati sconfitti, più volte, l’ultima in modo bruciante: neppure consultati sulla crisi del governo di salvezza nazionale che noi stessi avevamo voluto”.

Secondo la Ministra, dunque, quel patto interno si è dissolto con la mancata fiducia al governo Draghi e la perdita dei valori intrinsechi a Forza Italia. E il j’accuse nei confronti del partito di Berlusconi arriva sul mancato rispetto di quel principio di responsabilità nazionale provocato dall’aver ceduto alle pressioni – secondo lei – di Lega e Fratelli d’Italia. E ora c’è il futuro: cosa farà Mara Carfagna? Resterà in politica? Se sì, con quale partito potrebbe candidarsi? La risposta a tutto ciò arriva rispondendo al nome di Calenda, che nei giorni scorsi ha esplicitamente invitato tutti i Ministri dimissionari di Forza Italia a convolare a nozze con Azione.

“Serve più europeismo e più credibilità verso ogni nostro alleato. È necessario affrontare le grandi questioni dello sviluppo, delle tasse, del lavoro, per risolverle e non per fare propaganda. E penso anche all’azione per il Sud: per la prima volta dopo vent’anni il governo Draghi non lo ha trattato come zavorra ma come area su cui investire per creare più lavoro e più servizi. Il mio ‘fronte’ è questo, questa sarà la mia battaglia del futuro”.

In attesa della decisione ufficiale e dell’addio a Forza Italia, dunque, qualche indicazione indiretta è arrivata nel corso di questa intervista.

(Foto IPP/Felice De Martino)

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