La storia della correlazione tra la mappa del Coronavirus e quella delle aziende aperte

di dipocheparole

Pubblicato il 2020-03-20

Da un paio di giorni gira su Facebook un’immagine che mette insieme due mappe, quella della diffusione del Coronavirus SARS-COV-2 e di COVID-19 e quella che viene definita “la mappa dei lavoratori del manifatturiero”. L’idea che si vuole sostenere è la correlazione tra le aziende aperte e la diffusione dell’epidemia. Nei post su Facebook si …

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Da un paio di giorni gira su Facebook un’immagine che mette insieme due mappe, quella della diffusione del Coronavirus SARS-COV-2 e di COVID-19 e quella che viene definita “la mappa dei lavoratori del manifatturiero”. L’idea che si vuole sostenere è la correlazione tra le aziende aperte e la diffusione dell’epidemia. Nei post su Facebook si scrive:

A destra la mappa dei lavoratori del manifatturiero, a sinistra quella della diffusione del virus. Notate qualche analogia? Forse se il governo, invece di cedere ai ricatti di Confindustria, avesse deciso di intervenire più tempestivamente sospendendo la produzione industriale non strettamente necessaria, la situazione non sarebbe degenerata fino a questo punto. Invece anche adesso la polemica si concentra su quelli che vanno a farsi la corsetta mentre continuano a tenere ammassati operai nelle fabbriche di abbigliamento di lusso. E a prenderlo nel culo per primi sono, come sempre, i lavoratori

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Va segnalato in primo luogo che, come si scrive negli status, la mappa dei lavoratori del manifatturiero è tratta dalla “Localizzazione delle medie imprese industriali italiane nel 2016 (ultimo censimento)” di MBRES, l’ufficio studi di Mediobanca. In secondo luogo va detto che molti rispondono ai post segnalando invece una mappa che riporta la densità di popolazione in Italia, volendo così significare che ci sono più malati dove ci sono più abitanti.

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Ciò premesso, è invece verissimo che le aziende italiane sono attualmente aperte perché Confindustria ha fatto opposizione finora all’ipotesi di chiudere i siti di produzione di beni e va ricordato che il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana da giorni chiede di chiudere le aziende e i trasporti in Lombardia per arginare la diffusione del Coronavirus. Anche ieri Fontana è tornato a chiedere lo stop al lavoro e ai trasporti. Va segnalato anche che il trend del Coronavirus a Milano (634 malati in più nel Milanese, 287 solo in città, il doppio rispetto al giorno prima e 3278 contagi) ha superato ieri quello delle province più colpite: Bergamo (+340) e Brescia (+463).

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