Di Maio molla il referendum sull'euro

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-12-28

A colloquio con il Fatto, il candidato premier del M5S rifiuta la domanda sull’argomento. Poi se ne esce con un’altra tesi bislacca sull’assenza di governo negli altri paesi

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Luigi Di Maio a colloquio oggi con Luca De Carolis del Fatto Quotidiano dimostra di aver finalmente capito che dire sciocchezze sul tema può essere controproducente oltre che pericoloso dal punto di vista economico. E così, dopo essere stato stuzzicato sull’evasione fiscale – i 5 Stelle, come ha notato Travaglio in altre occasioni, sono piuttosto timidi sul tema – semplicemente rifiuta di rispondere alla domanda:

La base però dovrebbe essere il programma. Perché lei non parla mai di lotta all’evasione fiscale? Per non turbare gli imprenditori?
In 5 anni in Parlamento abbiamo tanto contro l’evasione, ma bisogna smetterla con questi pregiudizi nei confronti delle imprese, in Italia c’è gente che paga il 70 per cento di tasse ed esporta merci ovunque.
Va bene: il vostro programma in materia?
La chiave è la digitalizzazione, con l’incrocio delle informazioni tra le varie banche dati della Pubblica amministrazione. Poi dobbiamo sgravare le imprese di tutti questi adempimenti inutili, e smetterla con gli scudi fiscali: lo Stato non può dare il cattivo esempio. ..

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Dire che voterebbe sì nel referendum sull’uscita dall’euro è stato un autogol. Conferma il suo sì?
Non mi soffermo più su questo argomento, perché dà adito solo a strumentalizzazioni. Io confido che il referendum non si debba fare, anche perché l’Europa è molto cambiata rispetto al 2013.
E perché?
La Germania non riesce a formare un governo, in Portogallo c’è n’è uno di minoranza, e in Francia i partiti tradizionali sono stati spazzati via. In questo quadro per l’Italia ci sono maggiori spazi per farsi sentire in sede europea.

In compenso, Di Maio torna a sostenere la bizzarra tesi secondo la quale siccome la Germania non riesce a formare un governo, noi dovremmo essere avvantaggiati in sede europea. La parte divertente della tesi è che per il resto dell’intervista ha spiegato che il M5S ha intenzione di proporre un governo di minoranza, sperando che qualcuno ci stia. Però è la Germania che è senza governo, tranquilli.

Leggi sull’argomento: La nuovissima strategia di Luigi Di Maio sul referendum per uscire dall’euro

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