Fact checking
Luigi Scarpello: lo strano caso dell'escluso dalle liste del M5S Palermo
Alessandro D'Amato 16/05/2017
I probiviri lo sospendono alla vigilia della consegna delle candidature. Il motivo non lo spiega nessuno. E Grillo non annuncia niente sul blog (forse in nome della trasparenzaquannocepare). Cosa succede a Palermo?
Luigi Scarpello era fino a ieri uno dei candidati del MoVimento 5 Stelle al consiglio comunale di Palermo in sostegno dell’aspirante primo cittadino Ugo Forello, uscito dalle Comunarie delle firme false che hanno ribaltato il M5S dell’isola. Oggi non lo è più perché il collegio dei probiviri lo ha escluso dalla competizione sospendendolo dal M5S. Ma la decisione, di qualche giorno fa, non è stata comunicata dal blog di Grillo né se ne conoscono i motivi.
Luigi Scarpello: lo strano caso dell’escluso dalle liste del M5S Palermo
Eppure Scarpello non è un 5 Stelle qualunque a Palermo: fondatore dell’associazione nella città nel 2009, proprietario della sede di via Sampolo dove il M5S organizzò la raccolta firme per la candidatura di Riccardo Nuti a sindaco nel 2012, poi addirittura nominato tra i migliori attivisti d’Italia nelle graduatorie del M5S nel 2013. Perché Scarpello è stato escluso? Lui in un commento su Livesicilia si è limitato a scrivere questo: «Ho ricevuto una comunicazione dal Collegio dei Probiviri in tal senso qualche giorno fa, ma avendo, come previsto, inviato una richiesta di revoca della sospensione al Comitato d’Appello, nell’attesa ancora forse non è appropriato considerarla una notizia definitiva».
Eppure non è la prima volta che Scarpello lamenta di essere stato escluso dal MoVimento 5 Stelle. Nel novembre 2014 scrisse su Facebook lamentandosi di chi lo aveva cacciato dal Grillo di Palermo l’ottobre precedente “in occasione di Italia 5 Stelle al Circo Massimo”. Nell’occasione accusò chi nel 2012 “non contava una mazza” e adesso aveva “cariche istituzionale”, un chiaro riferimento agli eletti siciliani in Parlamento. All’epoca, raccontano gli attivisti, venne allontanato perché fu accusato di aver condotto una campagna elettorale “personale” e non in nome del M5S.
Luigi Scarpello e i probiviri
La defenestrazione di Scarpello non è stata in alcun modo spiegata né dal candidato sindaco né dagli altri candidati consiglieri. Ma qualche attivista si lamenta: “Non è giusto……io se non c’è Luigi Scarpello….M5S lo mando a far in….vaffanculo”, si scrive nel gruppo del M5S Palermo. “Perché non prendete posizione per Luigi Scarpello, per quale motivo è stato escluso dai candidati ? Da semplice cittadino che non vi vota vedo solo una mancanza di limpidezza, e se nessuno di tutti i candidati che siete non prende posizione nei confronti di Luigi Scarpello vuol dire che non sareste in grado di prendere posizione per difendere alcun cittadino in comune tenuti in pugno dalle leggi del vostro partito”, scrive un altro sulla bacheca del capolista Igor Gelarda.
Intanto però questo è il secondo caso curioso della campagna elettorale dopo la comparsa dell’audio in cui un responsabile dello staff della Camera attaccava il candidato Forello insieme a molti deputati e senatori siciliani del MoVimento 5 Stelle. Audio che curiosamente il M5S ha diffidato dal pubblicare le testate giornalistiche, nonostante i grillini avessero utilizzato audio rubati in altre occasioni. Senza contare che di recente Grillo aveva chiesto ulteriori sanzioni proprio ai probiviri contro i deputati eletti con i 5 Stelle a Palermo per le accuse che avevano mosso allo stesso Forello. Comunque la si giri, la storia torna sempre alle firme false e a quella sera in via Sampolo.