Opinioni
La curiosa diffida del M5S alla pubblicazione dell'audio dei deputati
Alessandro D'Amato 09/05/2017
L’area comunicazione del MoVimento 5 Stelle Camera sta inviando a molti (anche a noi) una diffida alla pubblicazione dell’audio di una riunione tra alcuni deputati grillini e il dipendente della comunicazione M5S Andrea Cottone in cui si fanno pesanti insinuazioni riguardo Ugo Forello e la sua associazione Addiopizzo. “Sta circolando un audio captato in maniera […]
L’area comunicazione del MoVimento 5 Stelle Camera sta inviando a molti (anche a noi) una diffida alla pubblicazione dell’audio di una riunione tra alcuni deputati grillini e il dipendente della comunicazione M5S Andrea Cottone in cui si fanno pesanti insinuazioni riguardo Ugo Forello e la sua associazione Addiopizzo.
“Sta circolando un audio captato in maniera impropria nei locali della Camera dei Deputati lo scorso anno. Denunceremo chiunque ne divulgherà il contenuto a norma dell’articolo 615bis comma 2 del codice penale e 167 del D.lgs. 196/2003. Si tratta di una conversazione privata, di natura confidenziale, avvenuta all’interno dei locali della Camera dei Deputati, fra un dipendente del gruppo parlamentare, nell’espletamento del suo lavoro, e alcuni deputati che richiedevano informazioni specifiche – risalenti a dieci anni fa – come da loro prerogative parlamentari.
Il contenuto, da cui non si evince, chiaramente, la commissione di alcun tipo di illecito, non risulta adeguatamente circostanziato né, allo stato, supportato da specifica documentazione quindi, non rappresenta in alcun modo la posizione né del MoVimento 5 Stelle, né del dipendente del gruppo parlamentare. Lo staff del M5S ha vagliato le informazioni in suo possesso e conferma la candidatura di Ugo Forello a sindaco di Palermo, sostenuto dalla nostra fiducia. E’ in atto infatti un violento tentativo di discredito nei suoi confronti che non risparmia colpi bassi.
Contro tutto questo ci tuteleremo e abbiamo già presentato un ampio esposto sull’accaduto per risalire ai responsabili delle diffusione, nonché intrapreso già iniziative volte a inibire l’ulteriore diffusione e rimuovere quelle esistenti”. Così il MoVimento 5 Stelle
L’audio si trova su Youtube e chi lo ha diffuso è un attivista palermitano che si chiama Alessandro Ventimiglia. Ma la parte curiosa della vicenda è che mentre per la comunicazione M5s è illegale la diffusione di un audio che riguarda i parlamentari, il blog di Beppe Grillo nel febbraio 2015 pubblicava un dialogo tra due parlamentari, l’ex 5 Stelle Mara Mucci e Mariano Rabino di Scelta Civica, linkandolo dall’account M5S Camera Facebook (dove attualmente è ancora pubblicato).
Il video serviva a insinuare che ci fosse un patto che prevedeva 50000 euro al mese per chi appoggiava il governo Renzi:
E ciò è falso, perché, come spiegammo all’epoca, i due invece stavano parlando dell’ampliamento del gruppo parlamentare di Scelta Civica, che sarebbe conseguito all’entrata di altri dieci deputati, e delle conseguenti risorse per l’assunzione di assistenti parlamentari (le “otto persone che possono essere assunte e messe a disposizione”, come dice la stessa trascrizione). Quindi non di soldi messi in tasca per “appoggiare il governo Renzi”, come dicevano in maiuscolo i deputati nel lancio della presentazione sulla loro pagina Facebook. Mucci presentò denuncia per la diffusione del video. Ma, a parte il merito, qui il punto è politico: se è sbagliato pubblicare audio con registrazioni di parlamentari che parlano, perché ciò non valeva per la Mucci?