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La rinuncia ufficiale di Luigi Di Maio a Palazzo Chigi

Alessandro D'Amato 06/05/2018

In diretta a In 1/2 Ora in più il capo politico del MoVimento 5 Stelle offre pubblicamente a Salvini di formare un governo tra grillini e Lega con una personalità terza. Il programma del governo: abolizione legge Fornero, Reddito di Cittadinanza, legge anti-corruzione

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«Scegliamo insieme un presidente del Consiglio dei ministri che realizzi il reddito di cittadinanza, l’abolizione della legge Fornero e una seria legge anticorruzione»: Luigi Di Maio rinuncia ufficialmente a Palazzo Chigi da Lucia Annunziata a In 1/2 Ora e offre a Matteo Salvini la possibilità di fare un governo insieme alla Lega. Di Maio fa il passo indietro che si sussurrava in questi giorni e dice che insieme lui e Salvini possono scegliere un premier che possa rappresentare «due forze politiche che rappresentano metà dell’elettorato e hanno oltre il 50% degli elettori».

La rinuncia di Luigi Di Maio a Palazzo Chigi

Di Maio dice che il governo tra Lega e MoVimento 5 Stelle servirà a evitare un governo “tecnico” e senza legittimazione popolare che potrebbe arrivare al posto della loro alleanza. «Se il punto è realizzare cose per gli italiani, fare un programma, e quell’ostacolo è Luigi Di Maio premier come ho detto scegliamo insieme un presidente del consiglio che non sia io», dice Di Maio che non nomina appositamente Berlusconi ma mantiene il punto della Lega e non del centrodestra intero. «Le confermo che insieme a Salvini possiamo scegliere un presidente del Consiglio che non sia io e che non sia Salvini, visto che è disponibile anche lui. Scegliamo una persona politica, l’ultimo dei problemi, se della Lega o del M5S. Scegliamo una personalità che possa rappresentare le due forze». Anche un tecnico? «Purché sia una personalità in grado di gradire e comprendere il momento storico: questa è la differenza con i tecnici».

luigi di maio matteo salvini 1

Quando Lucia Annunziata gli chiede di Forza Italia e Berlusconi, Di Maio dice che vuole fare un governo politico con la Lega: «Quale sia il comportamento di Silvio Berlusconi non lo so», precisa, non appena la conduttrice gli chiede della possibilità di un appoggio esterno degli azzurri all’esecutivo Carroccio-grillini. «Io faccio un passo indietro, Salvini fa un passo indietro, ma c’è un altro che deve fare un passo indietro», dice ancora Di Maio, spiegando di avere parlato a Salvini di questa possibilità “un po’ di tempo fa” e ricordando che “il dialogo con Salvini non è andato avanti perché c’è il tema del centrodestra”.

Berlusconi e il governo Lega-M5S

Berlusconi è pronto a fare un passo indietro? “Questo ovviamente io non lo posso sapere, lo dovete chiedere a tutta la coalizione di centrodestra, ho anche letto che c’è una riunione stasera: se arrivasse una chiusura il M5S, come si vede anche dai sondaggi, non avrebbe nessun problema a tornare al voto. Ho cercato in tutti questi sessanta giorni di capitalizzare al meglio gli 11 milioni di voti ricevuti per risolvere problemi”. Poi Di Maio parla dell’offerta di governo al Partito Democratico e addita la responsabilità della chiusura a Matteo Renzi, sostenendo che Martina aveva aperto alla possibilità di un accordo ma l’intervista all’ex segretario ha chiuso ogni prospettiva, mentre adesso il PD, aprendo al governo tecnico, secondo il candidato premier sta dimostrando una politica contraddittoria.

luigi di maio matteo salvini 2

Infine Di Maio boccia le possibilità di un governo “del presidente” che non avrebbe i numeri visto che la Lega e il MoVimento 5 Stelle non hanno intenzione di votargli la fiducia. E dice che l’unica altra soluzione possibile alla crisi è il voto a giugno.

 

Leggi sull’argomento: Il prezzo pagato da Di Maio per il governo con Salvini

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