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Luca Traini: l’autore della sparatoria a Macerata candidato con la Lega Nord a Corridonia

neXtQuotidiano 03/02/2018

Luca Traini, l’uomo accusato della sparatoria a Macerata che avrebbe ammesso le sue responsabilità, era candidato con la Lega Nord a Corridonia. Il 4 maggio 2017, scriveva Cronache Maceratesi, era nella lista che appoggiava Luca Baldassarri. Traini ha ricevuto zero preferenze. Luca Traini durante il raid a bordo di un’Alfa Romeo di grossa cilindrata aveva […]

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Luca Traini, l’uomo accusato della sparatoria a Macerata che avrebbe ammesso le sue responsabilità, era candidato con la Lega Nord a Corridonia. Il 4 maggio 2017, scriveva Cronache Maceratesi, era nella lista che appoggiava Luca Baldassarri. Traini ha ricevuto zero preferenze.

luca traini candidato lega nord corridonia

Luca Traini durante il raid a bordo di un’Alfa Romeo di grossa cilindrata aveva addosso una bandiera italiana. Una volta vistosi braccato ha abbandonato e ha tentato una fuga a piedi ma e’ stato bloccato quasi subito dalla polizia abbandonando la pistola in auto. L’arma da fuoco è stata recuperata dagli agenti.  In questa foto si vede insieme agli altri candidati alle elezioni.

luca traini candidato lega nord corridonia 1

Traini, testa rasata, una bandiera tricolore indosso, è stato bloccato dalla polizia davanti al monumento ai Caduti. Quando è stato bloccato dai carabinieri è stato trovato in possesso di una pistola e ha ammesso le proprie responsabilità. Su Facebook è intanto nata la pagina “Miglior difesa a Luca Traini”: «ho voluto creare questa pagina nel tentativo di assicurare la miglior difesa a Luca Traini, resosi oggi responsabile di un grave delitto, ma non per questo non gli deve essere garantita la miglior assistenza legale», scrive l’autore.
Qui invece si vede Luca Traini in una foto più nitida (è l’ultimo della lista):

luca traini candidato lega nord corridonia 2

“Chiunque spari è un delinquente, a prescindere dal colore della pelle”, poi, “è chiaro ed evidente che un’immigrazione fuori controllo, un’invasione come quella organizzata, voluta e finanziata in questi anni, porta allo scontro sociale”, dice intanto il segretario della Lega, Matteo Salvini, commentando l’arresto del 28enne italiano autore della sparatoria a Macerata. “Non vedo l’ora di andare al governo – ha detto il leader del Carroccio a margine della presentazione a San Lazzaro di Savena, nel Bolognese, dei candidati della Lega – per riportare sicurezza, giustizia sociale, serenità in tutta Italia. Quindi nei termini previsti dalla legge, con la certezza della pena – ha concluso Salvini – conto di riportare sicurezza e tranquillità nelle nostre città”.

Intanto Maria Letizia Marino, segretaria Lega della provincia di Macerata, in questa intervista pubblicata su Radio Capital sostiene: “Ha frequentato la nostra sede per un po’ di tempo e non aveva mai manifestato opinioni razziste. Sappiamo che da qualche tempo frequentava una ragazza romana con problemi di droga, tutto ci lascia pensare che fosse la povera Pamela Mastropietro”. Curioso che Traini allora abbia deciso di fare il saluto romano e avvolgersi nel tricolore dopo aver sparato. Francesco Clerico, titolare della palestra Robbys dove il giovane si allenava, racconta all’ANSA invece una storia completamente diversa: “Era andato in cura da uno psichiatra, che a quanto diceva lo aveva giudicato ‘border line'”. “Lui quasi era orgoglioso di questa definizione, a dimostrazione di quanto fosse ignorante e scemo – dice Clerico, che sostiene di conoscere Traini da una decina d’anni -. Aveva una situazione familiare disastrosa: il padre se n’era andato quando era piccolo e la madre, anche lei con grossi problemi, lo aveva cacciato più di recente. Luca viveva con la nonna. Ho provato tante volte ad aiutarlo, a riportarlo sulla retta via. Ha fatto dei lavoretti, ma duravano sempre poco – dice Clerico -. Di solito come manovale, ma anche come buttafuori. Ultimamente aveva perso un altro lavoro”. Clerico non sa dire se quanto fatto da Traini oggi sia legato alla vicenda di Pamela Mastropietro, la 18/enne romana trovata a pezzi nel Maceratese. “L’avevamo cacciato dalla palestra a ottobre, non l’ho più rivisto”, spiega. Il fidanzato di Pamela Mastropietro invece è di Castel di Sangro ma vive a Roma.

Leggi sull’argomento: Luca Traini: l’uomo arrestato per la sparatoria a Macerata

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