Voi che vi preoccupate di Casalino non avete ancora visto all’opera Morisi!

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-09-25

Perché il ministro dell’Interno invece che festeggiare l’approvazione del Decreto Sicurezza si preoccupa di ribadire che l’hashtag #DecretoSalvini è “primo in Italia su Twitter”? La personalizzazione del decreto votato ieri in Consiglio dei Ministri è la prosecuzione della strategia di comunicazione che vuole creare l’illusione che sia sufficiente avere successo sui social per poter dire che si sta governando il Paese

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Ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Sicurezza, subito soprannominato Decreto Salvini visto che è stato fortemente voluto dal titolare del Ministero dell’Interno. Al termine della conferenza a Palazzo Chigi il premier Giuseppe Conte e Matteo Salvini si sono messi in posa per una foto con il “decreto”. In realtà era un semplice foglio con scritto “#decreto Salvini – sicurezza e immigrazione”.

Salvini “taglia via” Conte dalla foto ufficiale

Che bisogno c’era di fare una foto del decreto con un hashtag? È presto detto. E a rivelarlo è stato lo stesso Matteo Salvini su Twitter poco dopo quando festeggia non tanto l’approvazione del decreto legge quanto per il fatto che in dieci minuti l’hashtag #DecretoSalvini era già terzo tra i trending topic in Italia su Twitter. Un dato che non significa nulla perché gran parte dei tweet con quell’hashtag riportavano commenti negativi sul decreto e deploravano il giro di vite sulla concessione dei permessi di soggiorno per motivi umanitari e la sostanziale criminalizzazione della figura del richiedente asilo.

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Salvini festeggia gli hashtag

Ed anche tra i sostenitori della linea dura sull’immigrazione il decreto sicurezza non è stato accolto con troppo entusiasmo. Per i motivi opposti da chi invece accusa Salvini di essere stato troppo duro c’è chi lo accusa di non aver fatto poi granché per salvare l’Italia dal pericolo immigrazione.

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Ma tutto questo non è importante perché dopo qualche ora Salvini twitta di nuovo: «#DecretoSalvini PRIMO in Italia su Twitter, decine di migliaia di “Mi piace” e commenti di sostegno su Facebook e su Instagram, migliaia di messaggi di congratulazioni (e non solo sui social)».

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La foto di Salvini senza il premier Conte, che era al suo fianco

Il successo non è più l’approvazione del decreto legge ma il suo successo sui social. Una volta raggiunto quello il decreto può anche essere dichiarato incostituzionale, non importa, perché Salvini ha vinto.

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E poco importano anche i dati concreti. Essere “primo in Italia” significa che ci sono stati poco più di 800 tweet con l’hashtag #decretosalvini e che uno, quello dell’account parodia di Boskov, abbia ottenuto un numero superiore di retweet rispetto a quello del Capitano. Ma nella narrazione salviniana sembra che tutta Italia stia twittando. In ogni caso l’approvazione del decreto era la notizia del giorno quindi non è che Salvini fa diventare trending tutto quello che tocca.

Luca Morisi festeggia il Capitano “magico”

Ma non è quello che interessa alla macchina della propaganda salviniana che ha “tagliato” la foto ufficiale di Conte e Salvini tenendo solo l’immagine del vicepremier. Su Twitter Luca Morisi, il Casalino di Salvini, il consigliere strategico per la comunicazione del ministro dell’Interno da 65.000 euro l’anno, è euforico. Il Decreto Salvini, spiega, è ovunque su Facebook e sui media online «il Capitano è magico». Non si capisce esattamente cosa ci sia di magico: la notizia è che Salvini ha finalmente fatto approvare il suo primo decreto dopo quattro mesi da ministro. Una buona parte del successo dell’hashtag invece è dovuta proprio a “rosikoni twittaroli piddì&antifà” che lo hanno usato per muovere critiche al contenuto del decreto.

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Perché a differenza dell’hashtag, che è un contenitore vuoto, il decreto di contenuti ne ha. Ma il vantaggio dell’hashtag è che tutti parlano di Salvini, nel bene o nel male. Qualcuno ha “imposto” quell’hashtag, e lo ha fatto porgendo a Salvini e Conte quel foglio che è stato usato proprio per lanciare il trending topic. Altrimenti si sarebbe parlato di #DecretoSicurezza (che ha circa un quarto della diffusione). Il vantaggio è che con il Decreto Salvini si personalizza lo scontro e si puntano i riflettori sul leader della Lega, non a caso Conte è stato brutalmente tagliato via dalla foto.

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La gioia incontenibile di Morisi è per il fatto di essere riuscito a far diventare di tendenza un hashatag (con numeri relativamente bassi) usato per spostare l’attenzione dal contenuto stesso del decreto, che come abbiamo visto non piace troppo nemmeno sul fronte sovranista (quindi non solo ai rosikoni antifà). Cosa ci sia di magico è tutto da scoprire, da quando si è insediato il governo Conte la politica degli annunci sui social da semplice strumento di propaganda è diventata strumento di governo. Vi ricordate di quando Salvini twittava #chiudiamoiporti? Ebbene né lui né Toninelli hanno mai chiuso i porti, né è mai stato firmato un decreto o un atto governativo che ne imponesse la chiusura, eppure l’hashtag “magico” ha scalato la classifica dei trend. E tanto è bastato a creare la percezione che davvero il governo del cambiamento lo avesse fatto. Chi si preoccupa per i metodi di Casalino dovrebbe iniziare a studiare quelli di Morisi che hanno consentito a Salvini di portare un partito bollito e distrutto al governo del Paese.

Foto copertina via Facebook.com

Leggi sull’argomento: L’eterna lotta tra Luca Morisi e il suo fake

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