Lo spirito del Natale della “cristiana” Giorgia Meloni

di Mario Neri

Pubblicato il 2020-12-07

“Genitori e figli che abitano in comuni a pochi km di distanza non potranno incontrarsi a Natale, mentre se sei clandestino potrai sbarcare tranquillamente arrivando da un altro continente. Ma davvero questo governo non capisce l’illogicità e i controsensi dei suoi provvedimenti?”.   Giorgia Meloni, quella del “sono una donna, sono cristiana” definisce con l’avverbio …

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“Genitori e figli che abitano in comuni a pochi km di distanza non potranno incontrarsi a Natale, mentre se sei clandestino potrai sbarcare tranquillamente arrivando da un altro continente. Ma davvero questo governo non capisce l’illogicità e i controsensi dei suoi provvedimenti?”.

 

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Giorgia Meloni, quella del “sono una donna, sono cristiana” definisce con l’avverbio tranquillamente il viaggio che un sacco di poveracci, e se lo fanno adesso che non c’è il sole e il bel tempo sono ancora più poveracci, fanno per fuggire da fame, bombardamenti, miseria, torture. Chissà come è stato tranquillo il viaggio del bambino disabile arrivato a Pozzallo di cui ha parlato il deputato di Leu Erasmo Palazzotto: “È arrivato a Lampedusa il 5 novembre insieme a suo padre. Il viaggio per mare è stata l’unica possibilità di cura per lui che a 7 anni non può camminare per una meningite. Ho chiesto che venga trasferito subito dall’hotspot di Pozzallo a una struttura dove possa essere curato”. Avvenire ha raccontato come mai al padre è venuta l’idea bislacca di portarlo in Italia a fare quella che a sentire la Meloni sembra una gitarella:

Racconta il padre di non avere avuto scelta. Sostiene che quel figlio flagellato dalla meningite meritava altre cure, lontano dal suo quartiere in Tunisia. Ripete di non avere avuto né soldi né buoni agganci per ottenere un permesso e volare in Francia o in Italia, e qui implorare i medici più bravi di prestare le cure migliori al suo bambino. Perciò ha messo nelle tasche degli scafisti un pugno di dinari ed è salito su un barcone. Avrà pensato che rischiare di morire annegati è sempre meglio che sopravvivere senza neanche aver provato a dare al bambino una migliore speranza di vita.

Ora quel bambino è stato trasferito Dal Bambino Gesu’. Secondo quanto si apprende, il piccolo tunisino di 7 anni, disabile, dopo la quarantena svolta nel centro siciliano, arrivera’ nel pomeriggio a Roma e sara’ trasferito all’ospedale pediatrico, nella struttura di Palidoro, a Fiumicino, sede predisposta per la riabilitazione. Il bimbo e’ affetto da tetraparesi spastica, una forma di paralisi che coinvolge contemporaneamente la muscolatura volontaria di tutti e quattro gli arti. Padre e figlio erano stati trasferiti da Lampedusa a Pozzallo perche’ nel gruppo di migranti erano presenti altri risultati positivi al Covid-19; per questo sono stati costretti alla quarantena. La decisione di trasferire il bimbo di 7 anni all’ospedale Bambino Gesu’ e’ stata presa, sempre secondo quanto viene riferito, su interessamento e indicazione del ministero della Salute, e in particolare della sottosegretaria Sandra Zampa. Ieri era stato il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, a informare attraverso una nota stampa della negativita’ al tampone di padre e figlio. Oggi, in viaggio con loro, anche un infermiere della Croce rossa italiana. All’hotspot di Pozzallo non ci sarebbe neanche dovuto rimanere. Ma non è questo il punto. La disperazione di suo padre è quella di tanti come lui che affrontano il rischio di morire in mare. Ma la Meloni cosa ha fatto per evitare che questo Natale fosse diverso dagli altri per le restrizioni anti COVID? Ve la ricordate quando, tanto per cambiare, strillava in parlamento quasi con le stesse parole a luglio diceva: “”Ma cosa state combinando? Presidente Conte è da pazzi irresponsabili” dopo “i sacrifici fatti dagli italiani per evitare il contagio, consentire a migliaia di immigrati clandestini di entrare violando i nostri confini e poi violare la quarantena. Noi non saremo conniventi con questa furia immigrazionista del governo”

 

Oppure quando il 25 agosto Giorgia Meloni era in visita alla Sop di Polignano a Mare senza mascherina? In quell’azienda pochi giorni dopo c’era un grosso focolaio di Coronavirus. Forse se invece di parlare di immigrati avesse dato dei buoni esempi avrebbe contribuito a rendere la seconda ondata meno grave. E il Natale più vicino a quello a cui siamo abituati.

 

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