Giorgia Meloni alla Camera vi spiega che gli immigrati portano il virus ma l’emergenza non c’è

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-29

Il discorso di Giorgia Meloni alla Camera sullo stato di emergenza è davvero interessante perché potrebbe diventare uno splendido esempio di come spiegare il sovranismo: la leader di Fratelli d’Italia prima sostiene che non c’è alcun bisogno di prorogare lo stato di emergenza, anzi sarebbe dannoso per l’economia italiana. Poi, come se questo non costituisse una contraddizione intrinseca, nella seconda parte dell’intervento continua a lamentarsi del rischio che gli immigrati portino il Coronavirus in Italia

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“Ma cosa state combinando? Presidente Conte è da pazzi irresponsabili” dopo “i sacrifici fatti dagli italiani per evitare il contagio, consentire a migliaia di immigrati clandestini di entrare violando i nostri confini e poi violare la quarantena. Noi non saremo conniventi con questa furia immigrazionista del governo”: il discorso di Giorgia Meloni alla Camera sullo stato di emergenza è davvero interessante perché potrebbe diventare uno splendido esempio di come spiegare il sovranismo: la leader di Fratelli d’Italia prima sostiene che non c’è alcun bisogno di prorogare lo stato di emergenza, anzi sarebbe dannoso per l’economia italiana. Poi, come se questo non costituisse una contraddizione intrinseca, nella seconda parte dell’intervento continua a lamentarsi del rischio che gli immigrati portino il Coronavirus in Italia, anche se in effetti questo circola già da un pochino e ha già fatto qualche (si fa per dire) vittima.

Giorgia Meloni alla Camera vi spiega che gli immigrati portano il virus ma l’emergenza non c’è

“Lo stato di emergenza vi serve per consolidare il governo ed il potere facendo quello che volete senza regole e controlli”, esordisce Meloni come se fosse seria. E poi aggiunge: “La proroga dello stato di emergenza è un tassello di una deriva liberticida, con la scusa dell’emergenza si sente così importante da venire qui a deridere il parlamento?”. E ancora: “Lo stato d’emergenza consolida il governo, è un fatto sociologico, si sa, in tutto il mondo quando arriva una minaccia esterna il popolo si stringe attorno al governo”, dice Meloni. “Se non aveste quel consenso indotto andreste a elezioni”, dice la presidente FdI, “ma sapete che quel consenso non è reale, è la paura che genera quel consenso, e non ne volete fare a meno”.

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Ora, a parte che inventare che il governo “immigrazionista” consenta ai “clandestini” di entrare in Italia per portare il Coronavirus è esattamente un tentativo di sfruttare la paura per lucrare consenso, come fanno abitualmente lei e Salvini, è intrinsecamente contraddittorio dire che non ci sono ragioni per lo stato di emergenza e poi ululare al pericolo degli immigrati che portano COVID-19: perché se ci fosse un’«evidente correlazione tra immigrazione e COVID», come sono convinti lei e Minniti (ma non per esempio chi ha studiato, come Pier Luigi Lopalco), allora lo stato di emergenza è necessario. Anche perché quelli a cui si assiste in questi giorni non sono gli sbarchi che Salvini pubblicizzava fingendo di combattere, ovvero quelli delle ONG, ma quelli dei barchini che non possono essere in alcun modo respinti e certo non rimandati “a casa loro” come vorrebbero dalle parti del centrodestra (d’altro canto quando era al governo il Capitano non ha mai utilizzato soluzioni come il “blocco navale” proposte da Meloni, forse perché sapeva che erano irrealizzabili).

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