“È cambiato lo scenario”, Letizia Moratti chiede al PD di sostenerla per le Regionali in Lombardia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-11-07

Dopo l’ufficializzazione della sua candidatura con una lista civica sostenuta dal Terzo Polo, l’ex vicepresidente della Regione si appella ai dem

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Prima la rottura con quella che ora chiama “destra-destra”, poi l’ingresso tra le porte aperte lasciate dal Terzo Polo e il sostegno di Calenda e Renzi per la corsa alla poltrona di Presidente della Regione Lombardia. Ma l’idea di Letizia Moratti – che sfrutta l’assist anche dei sondaggi che, almeno per il momento, la danno per favorita sull’uscente Attilio Fontana – è quella di ottenere l’appoggio anche del Partito Democratico in vista della sua corsa. Ma il PD, per ora, non sembra orientato a virare sul suo nome e sostiene che il loro candidato uscirà dalle classiche primarie.

Letizia Moratti chiede al PD di sostenerla per le Regionali in Lombardia

In un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, l’ormai ex vicepresidente e assessora al Welfare della Regione Lombardia, ha motivato la sua scelta di rompere con l’asse di centrodestra, invitando a raccolta anche il Partito Democratico. Anzi, sembra che qualche esponente dem si sia già palesato mostrando il proprio sostegno:

“Mi rivolgo anche al Partito democratico e a tutte le altre forze politiche che vogliono interpretare questa fase nuova di cambiamento. E le rivelo una cosa: in queste ore molti del Pd mi stanno chiamando, e non parlo solo di quelli che immagina più facilmente”.

Ma, per il momento, dai vertici del partito nessuna indicazione in quella direzione. Anzi, la narrativa ufficiale smentisce ogni qualsivoglia ipotesi di accordo. Perché il PD, come accade sempre in queste occasioni, vuole passare dalla primarie per decidere il proprio candidato alla Regionali Lombardia. E in ballo c’è anche l’eterno ritorno dell’alleanza locale con il MoVimento 5 Stelle (anche se i pentastellati non hanno un grande appeal nelle Regioni del Nord). Ma Letizia Moratti chiede una visione collettiva:

“Agli amici del Pd dico solo questo: è cambiato lo scenario. Non c’è più il centrodestra, c’è una destra-destra al governo del Paese e questo obbliga tutti noi – me stessa in primis ma anche loro – a una ‘revisione’ del nostro posizionamento. Ci vuole un approccio nuovo, più laico, una sintesi innovativa tra riformismo e pragmatismo. Quale posto migliore dove sperimentarlo se non in Lombardia?”

Dunque, secondo Moratti un appoggio del PD aprirebbe le porte alla riunione tra i dem e quelli che facevano parte dei dem (Renzi e Calenda).

(foto ipp/clemente marmorino)

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