Il successone di Lega e M5S all’europarlamento

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-06-07

Entrambi i partiti hanno molti problemi a trovare una collocazione perché gli eletti sono troppo pochi

article-post

La naturale dimensione del successone di Lega e MoVimento 5 Stelle alle elezioni europee è certificato oggi da un articolo a firma di Francesca Basso sul Corriere della Sera, nel quale si racconta che entrambi i partiti hanno molti problemi a trovare una collocazione perché gli eletti sono troppo pochi:

La Lega con i suoi 28 eletti ostenta sicurezza, ma l’alleanza sovranista di estrema destra lanciata dal vicepremier Matteo Salvini l’8 aprile scorso, sotto l’insegna dell’Europa delle nazioni e della libertà (Enf), non è riuscita ad allargare il fronte quanto avrebbe voluto. Non ha convinto il Pis del leader polacco Jaroslaw Kaczynski, che per evidenti motivi storici non può condividere le posizioni filorusse di Salvini e dei suoi alleati Marine Le Pen del Rassemblement National (ex Fronte nazionale) e di Jörg Meuthen dell’Alternative für Deutschland (AfD).

La Lega non è riuscita nemmeno a strappare Fidesz, il partito del premier ungherese Viktor Orbán, dall’abbraccio del Ppe, che ha sospeso la formazione magiara prima delle elezioni. Anche il leader del Brexit Party, Nigel Farage, dopo un iniziale avvicinamento, si è tirato indietro.

matteo salvini commissione commercio salone nautico bruxelles europarlamento - 3

Più critica la situazione del M5S: l’Efdd (Europa della libertà e della democrazia diretta) di cui ha fatto parte nella legislatura che si è chiusa ha perso gli esponenti francesi, polacchi e lituani oltre ai britannici di Farage. I tentativi di alleanze prima delle elezioni non si sono concretizzati e ora il M5S sta valutando i gruppi in cui non ci sono già italiani econ affinità politiche. In base ai voti espressi a Strasburgo le maggiori vicinanze sarebbero con la sinistra(Gue) e i Verdi.

Leggi anche: I soldi di Di Maio per Mercatone Uno (non bastano)

Potrebbe interessarti anche