La storia della Lega di Viadana che chiede la percentuale ai commercianti per il comizio di Salvini

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-09-27

Tutte le prese di posizione e le testimonianze sulla vicenda della percentuale sugli incassi chiesta dalla Lega a Viandana in occasione del comizio di Salvini. La storia comincia ieri

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Stamattina abbiamo pubblicato un breve estratto di un articolo del Fatto Quotidiano firmato da Gianni Barbacetto in cui si racconta che la Lega di Viadana, paese in provincia di Mantova, ha chiesto “il versamento del 20 per cento degli incassi che saranno realizzati sabato e domenica prossimi”, quando piazza Manzoni e tutto il centro saranno occupati dalla festa provinciale della Lega e sarà ospite, alle 20,30 del 28 settembre, Matteo Salvini.

La storia della Lega di Viadana che chiede parte degli incassi ai commercianti per il comizio di Salvini

Ora, siccome qualcuno mette in dubbio la veridicità della storia, tanto vale raccontarla da capo mettendo insieme tutte le prese di posizione e le testimonianze sulla vicenda. Che scoppia la mattina del 26 settembre, quando il Giornale di Mantova racconta che un comunicato del MoVimento 5 Stelle di Viadana nota che nella cittadina “l’attività di manutenzione delle strade a Viadana avviene soltanto in coincidenza di alcuni eventi di carattere propagandistico, ad esempio in corrispondenza dell’arrivo del segretario nazionale della Lega o in periodo preelettorale”. Poi nel comunicato si aggiunge:

“Inoltre, approfittiamo di questa nota stampa per esprimere la nostra perplessità circa la modalità di gestione della ristorazione durante la manifestazione. A prescindere infatti dall’appartenenza politica può essere corretto coinvolgere i commercianti locali, ma ci sembra quanto mai discutibile la richiesta del partito di una percentuale sugli incassi, considerando che tutte le spese sono a carico delle attività.

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In più si racconta in questo articolo della Gazzetta di Mantova a pagina 24 e firmato da Andrea Setti che il capogruppo in consiglio comunale del M5S Alessandro Teveri, la cui famiglia gestisce una nota gastronomia, ha detto che il contributo “è stato chiesto dalla segreteria leghista”, anche se loro hanno declinato l’invito. Il capogruppo del Partito Democratico di Viadana Nicola Federici ha detto: “Tutto vero, ero presente anche io quando è saltata fuori la storia della percentuale da corrispondere al partito al termine della festa. Anche il consigliere di una lista civica, Dario Anzola, ha confermato: “È sembrato tutto molto strano perché non si era mai sentita una richiesta del genere. Eppure l’ho sentita con le mie orecchie“.

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La Lega di Viadana e il contributo dei commercianti per il comizio di Salvini

Nell’articolo il vicesindaco vicario del Carroccio Romano Bellini dice che “Non si tratta di un’imposizione bensì di un contributo su base volontaria. Se qualche commerciante o ristoratore vorrà effettuare una donazione al partito sarà bene accetta. Se fosse stata la richiesta di una percentuale sarebbe sbagliata e io non sarei certamente d’accordo”. Eppure c’è anche chi dice che a segnalare la storia del contributo percentuale sono stati “tanti commercianti”.

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Non solo. Il leghista Gianni Fava, che era candidato contro Salvini al congresso della Lega, su Facebook ha aggiunto: “Una cosa del genere non sarebbe mai successa in condizioni normali alla Lega Nord, nella quale ho militato per quasi 30 anni. Lo strampalato tentativo poi di dare spiegazioni (di fatto confermando la notizia) e’ quanto di più goffo mi sia capitato di leggere in questi mesi. Sia chiaro, ho la certezza della totale estraneità di Matteo Salvini ad una vicenda simile e credo al contrario che se qualcuno lo avesse informato per tempo lo stesso ne avrebbe impedito gli effetti. Purtroppo lui continua a pagare lo scotto di una classe dirigente assolutamente inadeguata che sempre più offusca l’ascesa politica del proprio leader”.

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In tutto ciò, la Lega di Viadana ieri ha risposto con un comunicato alla notizia già diffusa dal Giornale di Mantova:

“In merito all’articolo di oggi sulla festa provinciale lega a Viadana, occorre fare chiarezza visti i soliti attacchi vili da parte di chi è già in campagna elettorale. La Festa Provinciale della Lega, storicamente e ancora oggi, è sempre stata organizzata dalla segreteria provinciale. Nelle precedenti edizioni era ubicata presso l’area feste di Goito, dove il partito allestiva gli stand e il ricavato restava nelle casse della segreteria stessa.”

“Quest’anno si è deciso di fare la Festa a Viadana cogliendo l’occasione del saluto che il nostro Segretario Matteo Salvini ha promesso di portare personalmente alla famiglia di Giovanni Cavatorta, compianto sindaco di Viadana venuto a mancare prematuramente nel mese di maggio.
Quanto alla location, si è optato per la piazza per consentire a tutti i commercianti di lavorare e poter allestire i loro stand, per i quali autonomamente hanno richiesto le autorizzazioni necessarie. Avendo evitato di organizzare una festa in autonomia, la Lega permetterà quindi ai commercianti viadanesi di beneficiare, sia livello economico che professionale, della presenza di molte persone potenziali clienti, a differenza di PD e 5 Stelle che sono invece impegnati a tassarli.
Nessuno della Dirigenza della Segreteria Provinciale ha preso accordi con alcuno o dato mandati a sottoscrivere contratti relativamente agli incassi, nè tantomeno su % di ogni tipo. Se qualcuno lo ha fatto, e ne dubitiamo, fin d’ora ci dissociamo.

Si noti che nel comunicato si smentisce che sia stato dato mandato a stipulare contratti da parte della dirigenza della segreteria provinciale. Il vicesindaco vicario del Carroccio parlava invece di contributo volontario. Ma i contributi volontari di solito non vengono chiesti, altrimenti non sono volontari. O no?

Leggi anche: A Viadana la Lega chiede il 20% degli incassi ai commercianti per il comizio di Salvini

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