La Lega è contraria alla decisione del governo di espellere dall’Italia 30 diplomatici russi

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-04-05

Lorenzo Fontana, vicesegretario della Lega, mostra la contrarietà del partito alla decisione del ministero degli Interni di espellere 30 diplomatici russi: “La storia insegna che non è così che si arriva alla pace”

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In linea con un approccio comune con altri membri dell’Unione europea, l’Italia ha annunciato questa mattina l’espulsione di 30 diplomatici russi, giudicati “persone non grate”. “Questa misura – ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio – si è resa necessaria per ragioni legate alla nostra sicurezza nazionale e nel contesto della situazione attuale di crisi conseguente all’ingiustificata aggressione all’Ucraina da parte della Federazione russa”. Ma qualcuno storce il naso di fronte a questa decisione. È la Lega di Matteo Salvini, che ha scelto però di lasciar commentare l’accaduto al vicesegretario Lorenzo Fontana, attuale capo dipartimento Esteri del Carroccio ed ex ministro per gli Affari europei e per le Disabilità durante il governo Conte I. “La Farnesina avrà fatto le sue valutazioni – ha spiegato – di certo, la storia insegna che la pace si raggiunge con il dialogo e la diplomazia e non espellendo i diplomatici”.

La Lega è contraria alla decisione del governo di espellere dall’Italia 30 diplomatici russi

Fontana si è detto “stupito” dal provvedimento e si è fatto portavoce di un sentimento, quello di via Bellerio, non proprio in linea con le posizioni governative sul tema. L’auspicio è che “si arrivi alla pace in Ucraina il prima possibile”, con l’Italia che “deve lavorare per tutelare e salvare più civili possibili e al tempo stesso difendere gli interessi del Paese”. Non è la prima volta che Salvini lascia parlare Fontana al suo posto: era successo anche dopo il massacro di civili a Bucha, quando tutti i leader politici italiani avevano condannato apertamente l’esercito russo tranne l’ex ministro degli Interni, troppo impegnato ad elogiare Viktor Orban per la sua vittoria elettorale in Ungheria. Il responsabile Esteri della Lega commentò: “Sgomento per l’orrore di Bucha dopo il ritiro delle truppe di invasione di Putin, una preghiera per tutte le vittime innocenti nelle fosse comuni”.

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