Le tasse triplicate sulle auto aziendali

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-31

Il valore del compenso da tassare agli utilizzatori oggi è pari al 30% dell’importo corrispondente a una percorrenza di 15 mila chilometri annui: tale percentuale salirà al 100%

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Dalla Legge di Bilancio 2020 arriva una stangata sulle auto aziendali: dal 2020 triplicherà il reddito in natura imputato ai dipendenti per la possibilità di utilizzarle nel tempo libero (l’uso promiscuo). Il valore del compenso da tassare agli utilizzatori oggi è pari al 30% dell’importo corrispondente a una percorrenza di 15 mila chilometri annui: tale percentuale salirà al 100%. Stesso aumento per la trattenuta sullo stipendio di chi non ha reddito in natura perché “restituisce” al datore di lavoro la quota corrispondente all’uso privato. La stretta interesserà auto, veicoli per trasporto promiscuo e moto in uso a dipendenti o amministratori. Esclusi solo gli agenti di commercio. Spiega oggi Il Sole 24 Ore:

La stretta che si sta preparando prevede l’eliminazione della percentuale del 30%. Dunque, i 15.000 chilometri di «percorrenza convenzionale» annuale verrebbero tassati tutti, mentre finora si è pagato solo su 4.500 chilometri.

Le conseguenze, che si sentirebbero già da gennaio 2020, sono pesanti: su un’auto media, si passerebbe da un prelievo di circa 600 euro a quasi 2mila (si veda l’esempio nelle schede a destra). Analogo sarebbe l’aumento della trattenuta per i lavoratori che invece rimborsano l’uso privato. Il tutto per la preoccupazione degli operatori del settore.

auto aziendali tasse triplicate
Auto aziendali, tasse triplicate (Il Sole 24 Ore, 31 ottobre 2019)

Non solo: i calcoli non tengono conto del fatto che l’aumento del valore del fringe benefit comporterà ulteriori costi indiretti:

  • – farà ridurre le detrazioni per lavoro dipendente e quelle per gli eventuali familiari a carico;
  • – se il reddito complessivo supererà il limite di 24.600 euro, non si potrà più fruire pienamente degli 80 euro del bonus Renzi, se ancora applicabile nel 2020;
  • – se il reddito complessivo supererà i 120.000 euro, il contribuente avrà una riduzione degli oneri detraibili.

La bozza esclude dalla stretta solo gli agenti di commercio. Che però normalmente non hanno mai avuto fringe benefit, non essendo quasi mai lavoratori dipendenti.

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