Le minacce dei grillini a Mattarella

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-05-23

Dibba lo esorta a non fare “l’avvocato difensore difensore di chi si oppone al cambiamento”. La deputata Dadone dice che la pazienza è al limite. Ma il migliore è il padre dell’ex deputato, che minaccia la presa della Bastiglia e il saccheggio del Quirinale

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Ufficialmente la posizione è quella del deputato Carlo Sibilia: Il nome “rimane quello di Conte”. Si chiude oggi? “Questo dovete chiederlo a Mattarella, fate fare a Mattarella…”. Ma basta grattare la superficie delle dichiarazioni di prammatica per scoprire che il MoVimento 5 Stelle è piuttosto arrabbiato con il presidente della Repubblica perché non ha ancora incaricato Giuseppe Conte e comincia ad alzare i toni, arrivando a minacciare in maniera velata e persino esplicita.

Le minacce dei grillini a Mattarella

Ad esempio Alessandro Di Battista su Facebook allude alla presunta volontà del Quirinale di fare “l’avvocato difensore di chi si oppone al cambiamento”: «Mi rendo conto che ristabilire questo principio possa far paura a qualcuno ma non dovrebbe intimorire chi ha l’onore di rappresentare l’unità nazionale. Il Presidente della Repubblica non è un notaio delle forze politiche ma neppure l’avvocato difensore di chi si oppone al cambiamento. Anche perché si tratterebbe di una causa persa, meglio non difenderla».

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Di Battista però non è più deputato, in questo momento è in panchina e tra un litigio e l’altro con Roberto Saviano sta per partire per l’America. Fabiana Dadone invece è deputata e dice che “la pazienza è al limite, non giocate con la sofferenza delle persone, non ne avete il diritto”: siamo ben oltre il livello di guardia, anche se le parole sono ancora in qualche modo misurate.

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Vittorio Di Battista minaccia la presa della Bastiglia 

Il più incazzato di tutti invece è il padre di Alessandro Di Battista, che nei giorni scorsi sembrava piuttosto arrabbiato con Luigi Di Maio ma evidentemente nel frattempo deve aver cambiato idea. Vittorio, che ha soprannominato Mattarella “mister Allegria”, rievoca addirittura la presa della Bastiglia (anche se forse nel suo caso sarebbe il momento di pensare piuttosto alla presa di una pastiglia) e minaccia il saccheggio del Colle: «Il Quirinale è più di una Bastiglia, ha quadri, arazzi, tappeti e statue, Se il popolo incazzato dovesse assaltarlo, altro che mattoni. Arricchirebbe di democrazia questo povero paese e ridarebbe fiato alle finanze stremate». Quello che non si capisce è perché prima il padre di Di Battista si dichiari fascista e poi si arrabbi se Mattarella, secondo lui, fa il dittatore.

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Ovviamente si tratta di folklore. Per ora.

In copertina: vignetta di El Giva per neXt

EDIT: Vittorio Di Battista ha cancellato il post. Ulteriori dettagli qui.

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