Quando è nei guai Laura Castelli cita De Gasperi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-06-03

Tria vuole denunciare chi ha diffuso la lettera all’Europa. La viceministra, indiziata principale, parla di pace e unità

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Se le cose vanno male, cita De Gasperi. È una vecchia regola della politica democristiana ma ieri Laura Castelli ha deciso di riproporla. Su Facebook la viceministra all’Economia ha pubblicato uno status che si apre con l’esortazione del padre della Repubblica: “Solo se uniti saremo forti”. Come mai? Tutto parte dalla storia della lettera farlocca di Giuseppe Tria e dalla denuncia, promessa oggi dal ministro, sulla fuga di notizie che ne ha causato le anticipazioni sui giornali. Racconta Il Messaggero:

Come capita spesso in guerra, il primo scontro si è consumato su un episodio in fondo minore: poco più che un pretesto, anche se dalla forte valenza simbolica. Certo non è normale che un ministro formalizzi una denuncia alla Procura della Repubblica lasciando capire che un capire che un proprio vice è quantomeno coinvolto nella vicenda.

Ed è probabile che di questo atto irrituale risentano i rapporti interni al ministero dell’Economia nei prossimi giorni. Laura Castelli, che poi è il viceministro in questione, ha cercato ieri di lanciare un messaggio di pace citando addirittura un padre della Repubblica come Alcide De Gasperi e invitando a «mettere da parte le tifoserie, porre fine alle fibrillazioni e ai retroscena e remare tutti nella stessa direzione, nell’interesse dei cittadini e del Paese».

laura castelli

Castelli insomma è in un mare di guai. Anche se è altamente probabile che Tria, invece, dopo aver fatto la voce grossa per un paio di giorni si rimangi tutto:

Il punto contestato della lettera, che secondo Giovanni Tria doveva restare riservata almeno in quella versione, è in realtà un concetto non particolarmente dirompente: non si tratta di tagli deliberati al welfare, ma di previsioni di minore spesa su reddito di cittadinanza e pensioni. E al di là delle parole il concetto era ben noto sia all’interno del dicastero che fuori, in particolare dopo l’incontro di mercoledì scorso tra Tria (accompagnato dal direttore generale del Tesoro e dal Ragioniere dello Stato) e il premier Conte. E allora perché qualcuno ha deciso di far conoscere quel punto enfatizzandolo in chiave negativa?

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