La società di Lara Comi nell’inchiesta sulle tangenti a Milano

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-05-10

Una consulenza da 38 mila euro ottenuta da una società riconducibile a lei, proprio attraverso Gioacchino Caianiello, il «Jurassic park» di Forza Italia. La Comi non è indagata

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Lara Comi, 36 anni, lombarda, europarlamentare di Forza Italia eletta nel 2009 e confermata nel 2014, è finita all’attenzione della procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti per una consulenza da 38 mila euro ottenuta da una società riconducibile a lei, proprio attraverso Gioacchino Caianiello, il «Jurassic park» di Forza Italia. La Comi non è indagata.

La società di Lara Comi nell’inchiesta sulle tangenti a Milano

Nelle oltre 1.200 pagine della richiesta dei pm si legge infatti dei «contratti di consulenza da parte dell’ente Afol città metropolitana» per un «totale di 38.000 euro» destinati alla società riferita alla Comi. Spiega oggi La Stampa:

La cifra di 38 mila euro sarebbe peraltro una quota «preliminare» al «conferimento di un più ampio incarico che può arrivare alla totale cifra di 80.000 euro». Ma Lara Comi smentisce ogni coinvolgimento: «La mia unica società di comunicazione è la Premium Consulting regolarmente denunciata all’interno della Dichiarazione di interessi finanziari dei deputati lettera D, a norma del Regolamento europeo è consultabile pubblicamente. E che non ha nulla da spartire con le consulenze sotto inchiesta e non ve n’è nessun’altra a me riconducibile».

Su di lei Caianiello, intercettato, diceva: «Veniamo sulle due cose, Uno questa cretina della Lara a che punto stiamo? Perché io la vedo stasera così le faccio lo shampoo».

«Le indagini sulla vicenda sono ancora in corso», scrivono i pm riguardo un altro colloquio del 29 novembre 2018, che viene riportato integralmente dal Corriere della Sera:

Caianiello: «Questa (cioè Comi, ndr) fino a oggi quanto ha preso?».
Zingale:«38», poi però precisando «17 li ha presi,liquidi sempre! Già incassati!».
Caianiello: «Da quando abbiamo iniziato? Basta! E quindi può arrivare a un monte di 80!».
Zingale: «Sì, però ti voglio dire una roba, se non c’è disponibilità, non becca un cavolo! Se non vediamo, non vedrà più nemmeno lei!».

Le intercettazioni non trascritte

Racconta ancora Luigi Ferrarella che «sono state registrate» indirettamente (ma per legge non trascritte) «numerosissime telefonate con la eurodeputata Comi (92), con la deputata Giusy Versace (21), con la coordinatrice regionale di Forza Italia on. Maria Stella Gelmini (18), e con il governatore della Lombardia Attilio
Fontana(18)», che risulta indagato per abuso d’ufficio.

Per dimostrare la “caratura politica e il potere di cui gode” Gioacchino Caianiello, l’ex coordinatore di Forza Italia a Varese, i pm milanesi dell’inchiesta su una presunta rete di corruzione tra Lombardia e Piemonte spiegano che aveva un “costante contatto con tutti gli esponenti apicali del partito a livello regionale”.

È stata  sentita come teste anche Giulia Martinelli, ex compagna di Matteo Salvini, ora capo segreteria del governatore della Lombardia Attilio Fontana, convocata per chiarire la dinamica dell’assegnazione dell’incarico in Regione all’ex socio di studio di Fontana, Luca Marsico. Beneficiario anche di un’altra consulenza da 8mila euro da Ferrovie Nord su cui la procura ha iniziato le verifiche.

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