La multa da 1,5 milioni alla RAI per violazione della par condicio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-02-15

Tra i casi, molti del Tg2, quello che parlava del presunto fallimento del modello svedese d’integrazione e sosteneva che alcuni territori del Paese erano «completamente fuori controllo». Il servizio era stato ripreso da Salvini che lo aveva pubblicato su Facebook con lo slogan: «Svezia invasa. Stop Eurabia!»

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L’Autorità Garante delle Telecomunicazioni ha multato la RAI per la cifra record di 1,5 milioni di euro per mancato pluralismo e difetti sulla trasparenza. L’Agcom fornirà tra qualche giorno le motivazioni, ma secondo il Corriere della Sera il procedimento insisterebbe su «numerosi episodi riguardanti la programmazione diffusa dalle tre reti generaliste» a partire da prima dell’estate. Nel mirino sarebbero finiti servizi informativi che non avrebbero rispettato «la dignità della persona, il diritto e dovere di cronaca, la verità dei fatti e il diritto ad essere informati». Tra questi, molti del Tg2, in particolare quello che parlava del presunto fallimento del modello svedese d’integrazione e sosteneva che alcuni territori del Paese erano «completamente fuori controllo». Il servizio era stato ripreso da Salvini che lo aveva pubblicato su Facebook con lo slogan: «Svezia invasa. Stop Eurabia!». L’Ambasciata di Svezia si era all’epoca ufficialmente lamentata con il Tg2, che aveva risposto con una poetica supercazzola.

Tra i casi di violazione ci sarebbe anche la battuta di un conduttore di Uno Mattina in famiglia, Tiberio Timperi, ritenuta offensiva nei confronti dei calabresi. Sotto la lente dell’Autorità ci sarebbe anche la puntata de L’Approdo di Gad Lerner sulla Lega svolta «senza contraddittorio». Ma anche la prima puntata di Realiti di Enrico Lucci, per alcune frasi del cantante neomelodico Leonardo Zappalà sulla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Nel dossier rilievi anche sulle trasmissioni di Bianca Berlinguer, Lucia Annunziata e Annalisa Bruchi. Contro la multa ha votato il commissario Mario Morcellini, mentre si è astenuto Francesco Posteraro, secondo cui le violazioni non sono «di gravità tale da richiedere una sanzione». La seconda delibera, approvata all’unanimità, riguarda «il mancato rispetto dei principi di non discriminazione e trasparenza» circa i prezzi praticati dalla concessionaria per gli spazi pubblicitari.

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I numeri degli ascolti dei Tg RAI (La Repubblica, 11 gennaio 2020)

 

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