Economia
La Legge Fornero e la quota 100: quanto costa?
neXtQuotidiano 27/03/2018
Affinità e differenze sostanziali nei programmi di Lega e M5S sulla cancellazione della riforma delle pensioni voluta dal governo Monti
Quanto costa abolire la Legge Fornero, punto del programma in comune per Lega e MoVimento 5 Stelle? Il Sole 24 Ore oggi spiega che secondo i calcoli di Alberto Brambilla, sottosegretario al Lavoro nei primi due Governi Berlusconi e autore del capitolo previdenziale del programma elettorale della Lega l’obiettivo a regime arriva a costare 50 miliardi: le uscite dal lavoro sarebbero garantite con il raggiungimento di “quota 100” (almeno 64 anni di età e non meno di 36 anni di contribuzione con la possibilità di utilizzarne fino a una massimo di 2 “figurativi”, maternità escluse) e, in alternativa, con la maturazione di almeno 41 anni e 6 mesi di contributi (anche in questo caso fino a un massimo di due anni potranno essere figurativi) ma con un calcolo dell’assegno interamente contributivo a partire dal 1° gennaio 1996 (decollo della riforma Dini), e non più dal 2012, a meno che prima di quella data non si siano già maturati 18 anni di contribuzione.
Secondo la proposta della Lega l’Ape Social potrebbe finire in soffitta. Il Movimento che vede candidato premier Luigi Di Maio invece prevede che servano 7-8 miliardi l’anno per il superamento della riforma Fornero con l’introduzione di flessibilità in uscita «intorno a quota 100», la possibilità di uscire dal lavoro con 41 anni di contribuzione almeno per i lavoratori precoci e il ripristino dell’opzione donna. E promette anche di bloccare l’adeguamento automatico all’età del pensionamento che ogni governo deve effettuare. Soltanto in questo i due programmi si differenziano, per il resto le proposte sono molto simili. E divergono nelle stime da quelle dell’INPS: secondo l’ente di previdenza il ritorno a quota 100 e l’uscita con 41 di contribuzione costerebbe 90 miliardi in termini di debito pensionistico aggiuntivo.