Lo spettacolare dietrofront del M5S sull’IRES per il volontariato

di Mario Neri

Pubblicato il 2018-12-27

«Difendo la norma, è giusta». «Prendo l’impegno di modificarla nel primo provvedimento utile»: il bello del MoVimento 5 Stelle – che spiega molto del suo successo elettorale – è che ha delle idee, ma se non vi piacciono ne ha delle altre. E così stamattina quando i giornali hanno cominciato a parlare del raddoppio dell’IRES …

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«Difendo la norma, è giusta». «Prendo l’impegno di modificarla nel primo provvedimento utile»: il bello del MoVimento 5 Stelle – che spiega molto del suo successo elettorale – è che ha delle idee, ma se non vi piacciono ne ha delle altre. E così stamattina quando i giornali hanno cominciato a parlare del raddoppio dell’IRES per il volontariato ecco che con una plastica rappresentazione della sua unità e delle sue conoscenze prima la viceministra senza deleghe Laura Castelli ha detto che la norma va bene così e poi il vice-bisministro Luigi Di Maio ha preso l’impegno di cambiarla. In mattinata ecco Castelli: “Stiamo parlando della parte del terzo settore che è persona giuridica e non persona fisica e che fa utili e profitti quando teoricamente non dovrebbe farli. Non stiamo tassando la beneficenza ma quella parte di terzo settore che fa utile”. Una dichiarazione che sembra surreale perché evidentemente la viceministra senza deleghe (e per questo ha ragione Tria a non dargliele) non sa che l’utile del no profit non può essere distribuito ai soci ma deve essere di nuovo investito in azienda o nell’associazione o nell’ente no profit

ires terzo settore 1

Quindi, anche se la Castelli non lo sa, con la nuova norma lo Stato tassando l’utile di un’ente no profit gli toglie risorse per fare altro sempre nel suo ambito. Invece a Di Maio qualcuno deve averlo avvertito perché nel primo pomeriggio invia una nota inequivocabile alle agenzie di stampa:  “Non possiamo intervenire nella legge di bilancio – spiega  – perché si andrebbe in esercizio provvisorio. Ma prendo l’impegno di modificarla nel primo provvedimento utile“. “Inoltre, abbiamo sentito la comunità dei Frati di Assisi, che ringraziamo per il loro instancabile impegno, e li incontreremo quanto prima”, conclude.

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