Attualità
La donna indagata per uno striscione su Salvini
neXtQuotidiano 18/05/2019
‘Salvini amico dei mafiosi, nemico dei poveri’: la donna denunciata dal ministro. Tre giorni fa gli agenti avevano chiesto di togliere lo striscione ma lei si era rifiutata
Per aver esposto fuori dalla finestra di casa lo striscione con la frase ‘Salvini amico dei mafiosi, nemico dei poveri’, una milanese residente in zona San
Siro è stata indagata per diffamazione. Il fascicolo è stato aperto da Alberto Nobili, il responsabile dell’antiterrorismo, dopo che la Digos gli ha trasmesso gli atti relativi alla vicenda.
La donna indagata per uno striscione su Salvini
Tre giorni fa, infatti, 8 agenti avevano chiesto alla donna di togliere lo striscione, ma lei si era rifiutata di farlo, ritenendo che fosse un suo diritto esporre il suo pensiero. Siccome la diffamazione è un reato che si persegue esclusivamente su querela dell’interessato, la donna è stata evidentemente denunciata da Matteo Salvini.
Salvini ha detto invece di non voler querelare Renzi, il quale ha affermato che parte dei 49 milioni di euro che la Lega dovrebbe restituire allo Stato sono stati usati per creare La Bestia, ovvero lo strumento social di Salvini gestito da Luca Morisi. Il Capitano ha passato gli ultimi cinque anni a querelare gente che lo definiva “il più grande assenteista di Bruxelles” – come ha fatto ieri Lucia Annunziata – o “fascista a ruota libera“, oppure “non ha mai lavorato in vita sua”, perdendo regolarmente in tribunale.
Intanto ieri la Procura di Salerno ha aperto un fascicolo per lo striscione anti-Salvini esposto su un balcone di un’abitazione lo scorso 7 maggio quando il ministro dell’Interno ha fatto tappa in Campania per un tour elettorale della Lega. Un atto dovuto da parte dei magistrati che – come riporta stamane il Corriere del Mezzogiorno – hanno dato seguito alla denuncia della Digos che sta indagando per turbativa elettorale.
Nel mirino ci sarebbero i due giovani che hanno chiesto alla proprietaria dell’abitazione ospitalità per esporre lo striscione con la scritta “Questa Lega è una vergogna” a pochi metri di distanza da piazza Portanova, location che ha ospitato il comizio di Matteo Salvini. Il drappo, tra l’altro, era stato fatto rimuovere dagli agenti della Digos. Gli investigatori sono al lavoro anche per approfondire la posizione di dodici persone che hanno preso parte alla contromanifestazione organizzata in concomitanza con il comizio.
Leggi anche: L’ex candidato sindaco della Lega a Varese indagato