Il porto di Beirut prima e dopo le esplosioni

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-06

Una serie di video ed immagini pubblicati su Twitter mostrano il porto di Beirut prima e dopo le esplosioni di Beirut, causate secondo la versione del governo libanese da un incendio in un deposito dove erano immagazzinate 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio, sequestrate diversi anni fa da una nave russa

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Una serie di video ed immagini pubblicati su Twitter mostrano il porto di Beirut prima e dopo le esplosioni di Beirut, causate secondo la versione del governo libanese da un incendio in un deposito dove erano immagazzinate 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio, sequestrate diversi anni fa da una nave russa.

Secondo l’esperto di esplosivi italiano Danilo Coppe l’esplosione sarebbe stata causata da armamenti: «Il nitrato di ammonio, quando detona, genera una nuvola gialla. Invece dai video dell’esplosione, oltre alla sfera bianca che si vede allargarsi, che è condensa dell’aria in riva al mare, si vede chiaramente una colonna arancione mattone tendente al rosso vivo, tipica della partecipazione di litio. Che sotto forma di litio-metallo è il propellente per i missili militari. Penso che lì ci fossero degli armamenti».

Il bilancio finale della tragedia oggi parla di 137 morti e 5000 feriti. I soccorritori sono ancora al lavoro tra le macerie, gli abitanti si sono rimboccati le maniche per ripulire le strade dai detriti e la diaspora libanese sparsa nel mondo è impegnata a raccogliere soldi per aiutare chi è rimasto ferito o ha perso la casa. Intanto, cresce la rabbia degli abitanti contro lo Stato libanese, in quella che viene vista come l’ennesima, tragica, dimostrazione di un governo corrotto e inefficiente.

Intanto Donald Trump ha continuato a suggerire che la potente esplosione che ha devastato Beirut possa essere stata frutto di un attacco. “Qualunque cosa sia successa è terribile, ma non si sa veramente cosa sia. Nessuno ancora lo sa”, ha detto il presidente Usa. Già martedì, Trump aveva avanzato l’ipotesi che l’esplosione non sia stata frutto di un incidente, definendola un “terribile attacco”. Il presidente era poi stato corretto, tra gli altri, dal segretario alla Difesa, Mike Esper, che ha detto di ritenere che si sia trattato di un incidente.

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