Il MES, la ristrutturazione del debito pubblico e le CACs

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-22

Una serie di domande e risposte sul Meccanismo Europeo di Stabilità (MES o ESM, European Stability Mechanism) che avrà un un ruolo potenziato sia nella gestione delle crisi degli Stati sia nella risoluzione delle banche

article-post

Il Sole 24 Ore pubblica oggi una serie di domande e risposte sul Meccanismo Europeo di Stabilità (MES o ESM, European Stability Mechanism) che avrà un un ruolo potenziato sia nella gestione delle crisi degli Stati sia nella risoluzione delle banche. La riforma mette bene in chiaro (con una formula molto più esplicita rispetto al vecchio Trattato) che il Mes fornisce assistenza ed aiuto «solo» agli Stati con debito pubblico sostenibile e in grado di rimborsare i prestiti del fondo salva-Stati. Molto semplicemente: il Mes eroga prestiti, a condizioni agevolate e con piani di rimborso a lunghissima scadenza (nel 2018 hanno fatto risparmiare 17,3 miliardi di interessi sul debito ai cinque Stati aiutati): prestiti che ovviamente vanno rimborsati.

Qual è il nuovo ruolo del Mes post-riforma nella gestione delle crisi?
Mes e Commissione Europea, tramite un nuovo Memorandum di cooperazione, valutano insieme la sostenibilità del debito pubblico e la capacità di rimborsare il prestito Mes del Paese che richiede aiuto al Mes. Lo fanno assieme alla Bce e solo se opportuno con il Fondo monetario internazionale:il ruolo potenziato del Mes aumenta la flessibilità in quanto l’FMI è meno coinvolto (i criteri di sostenibilità del Fondo sono molto più rigidi). Post riforma il Mes, per poter intervenire tempestivamente, potrà monitorare ex-ante la sostenibilità del debito pubblico e la situazione macroeconomica degli Stati membri.

È vero che la riforma assegna al Mes un ruolo nella ristrutturazione del debito pubblico?
Sì. Il Mes può divenire mediatore per facilitare il dialogo tra lo Stato che intende ristrutturare il debito pubblico e i creditori privati, sotto richiesta dello Stato stesso e in forma volontaria, informale, non-vincolante, temporanea e confidenziale. Questo compito è nuovo. È invece tale e quale al vecchio Trattato il paragrafo (12B) nel nuovo Trattato secondo il quale “In linea con la prassi del FMI, in casi eccezionali si prende in considerazione una forma adeguata proporzionata di partecipazione del settore privato nei casi in cui il sostegno alla stabilità sia fornito in base a condizioni sotto forma di un programma di aggiustamento macroeconomico”. Il termine “ristrutturazione” non è mai menzionato nel Trattato.

meccanismo europeo di stabilità mes esm european stability mechanism
Il fondo permanente e il Meccanismo Europeo di Stabilità (Il Messaggero, 22 novembre 2019)

Come cambiano le CACs?
Il Trattato Mes del 2011 ha introdotto le CACs, clausole di azione collettiva, dal primo gennaio 2013. Il Trattato modificato stabilisce che dal gennaio 2022 le CACs saranno “single-limb” cioè a maggioranza aggregata, unificata. Si esclude così la maggioranza per ogni serie di emissioni di titoli di Stato e si evita che alcuni investitori, per esempio i fondi “avvoltoio”, detenendo solo alcuni titoli possano speculare bloccando o rallentando la ristrutturazione del debito.

Con fatica e compromessi che hanno spinto al ribasso le ambizioni iniziali, fino ad oggi si è trovato un accordo politico soltanto sulla riforma del Mes e sullo strumento di convergenza che dovrebbe aiutare i Paesi a fare le riforme e gli investimenti quando vengono colpiti da uno shock economico. Sul completamento dell’Unione bancaria – tema da sempre caro all’Italia – il dibattito è ripartito da poco, e la Commissione dovrà fare una nuova proposta più equilibrata di quella tedesca che vorrebbe addirittura modificare il trattamento prudenziale dei titoli di Stato, oggi risk-free. Non ci sarà quindi un passo avanti concreto sull’Unione bancaria nel ‘pacchetto’ che deve essere approvato prima dall’Eurogruppo del 4 dicembre e poi dall’Eurosummit del 12 e 13 dicembre. Ma se l’Italia invocasse di nuovo la ‘logica di pacchetto’ già evocata a giugno scorso dal premier Conte, i margini per un negoziato più ampio si potrebbero riaprire.

Leggi anche: Come funziona il nuovo Meccanismo Europeo di Stabilità

Potrebbe interessarti anche