Il grillino che nomina un grillino al Teatro di Genova

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-07-25

Il ministro della cultura Bonisoli nomina il grillino Pirondini nel consiglio della Fondazione del Teatro Carlo Felice. E Toti si arrabbia

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Il ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli, già candidato (senza successo) del MoVimento 5 Stelle nel collegio uninominale Lombardia 1 – 12, ha nominato Luca Pirondini, capogruppo del Movimento 5 stelle in Consiglio comunale di Genova, nel consiglio di indirizzo della Fondazione del Teatro Carlo Felice.

Il grillino che nomina un grillino

Va detto che Pirondini, a sua volta candidato sindaco a Genova senza successo all’epoca del caso Cassimatis (quando Beppe Grillo decise che la candidatura di chi aveva vinto il voto popolare sul suo blog doveva essere ritirata per motivi mai chiariti, “fidatevi di me”), prenderà il posto dell’ex sindaco Giuseppe Pericu, che aveva presentato le proprie dimissioni dopo il cambio di governo ma è anche maestro di viola e ha collaborato a più riprese con l’orchestra del teatro lirico genovese: sotto certi aspetti la sua nomina è quindi tecnicamente perfetta. Eppure scatena lo stesso un putiferio in Liguria: “Dopo il mandato zero, ecco la morale doppia dei grillini- attacca su Facebook il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti- è curioso come il Movimento 5 stelle riesca sempre a stupirci negativamente. La nomina del grillino Pirondini al Carlo Felice, designato dal ministro grillino Bonisoli, è la sintesi di tutto il doppiopesismo a 5 stelle. Neanche oso immaginare quante invettive, allusioni e cattiverie ci sarebbero arrivate se noi avessimo nominato nel consiglio di amministrazione del teatro lirico un candidato sindaco sconfitto, un musicista che ha lavorato per lo stesso teatro e, non ultimo, un consigliere comunale che siede all’opposizione dell’ente che decide fondi e indirizzo del Carlo Felice stesso”. Per Toti, “la cosa non suona per niente bene. Ma la musica con i grillini è sempre la stessa, è il valzer delle poltrone sulle note dei finti moralismi, del conflitto di interessi e delle false promesse di cambiamento”.

luca pirondini alberto bonisoli

Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore regionale alla Cultura, Ilaria Cavo: “E’ una nomina quantomeno stonata. E’ il consiglio comunale, in cui siede Pirondini, a dare gli atti di indirizzo Carlo Felice: si mischiano le funzioni di controllore e controllato. Non e’ un tema di compatibilita’ ma di opportunita’, soprattutto da parte del Movimento 5 Stelle che fa sempre la morale sul conflitto di interessi e, in questo caso, applica il concetto della doppia morale. Per chi si pone come governo del cambiamento, la musica non è cambiata affatto”.

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