Il consigliere 5 Stelle indagato per estorsione nei confronti del sindaco 5 Stelle

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-12-23

Un consigliere comunale del Movimento 5 stelle del Comune di Quarto (Napoli) è accusato di aver attuato un tentativo di estorsione ai danni del sindaco del suo stesso partito. Questo emerge da una inchiesta del pm della Dda di Napoli Henry John Woodcock, che ha disposto oggi una serie di perquisizioni eseguite dai carabinieri. Il …

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Un consigliere comunale del Movimento 5 stelle del Comune di Quarto (Napoli) è accusato di aver attuato un tentativo di estorsione ai danni del sindaco del suo stesso partito. Questo emerge da una inchiesta del pm della Dda di Napoli Henry John Woodcock, che ha disposto oggi una serie di perquisizioni eseguite dai carabinieri. Il consigliere comunale coinvolto nell’ inchiesta è Giovanni De Robbio, indagato anche per voto di scambio aggravato dall’aver agevolato attraverso richieste di assunzioni e nomine il clan camorristico dei Polverino.

giovanni de robbio
Il consigliere del MoVimento 5 Stelle a Quarto (fonte)

De Robbio avrebbe minacciato il sindaco, Rosa Capuozzo, riferendosi a un presunto abuso edilizio nell’abitazione di proprietà del marito della Capuozzo e dicendo che avrebbe reso pubblico il dossier se non avesse ottenuto l’affidamento della gestione del campo di calcio a imprenditori da lui segnalati e la nomina di assessori, funzionari e di un consulente, sempre su sua indicazione. Scrive Il Fatto Quotidiano:

De Robbio, già sospeso dal M5s dieci giorni fa, era in possesso di quella “aerofotogrammetria” (forse la stessa infilata nei dossier anonimi finiti anche ai media) e l’avrebbe utilizzata con modalità inquietanti per provare a costringere la Capuozzo ad affidare, tra l’altro, il campo sportivo di Quarto ad Alfonso Cesarano, un “grande elettore” del consigliere. Cesarano, gestore di fatto di un’impresa di pompe funebri, sarebbe esponente di una famiglia legata al clan Polverino. De Robbio avrebbe promesso a Cesarano anche un intervento per nominare un assessore con delega al Cimitero e all’Urbanistica in grado di favorirlo nei suoi affari. E’ tutto scritto nelle 11 pagine del decreto di perquisizione eseguito dai carabinieri di Pozzuoli e di Quarto nei confronti di De Robbio e di altre due persone, indagate in un’inchiesta sul voto di scambio politico mafioso che lambisce il clan dominante in un Comune sciolto pochi anni fa per camorra.

De Robbio è anche indagato in concorso con un geometra, Giulio Intemerato, di tentata estorsione al sindaco con l’aggravante del metodo mafioso. Secondo la ricostruzione dell’accusa, fondata su intercettazioni telefoniche, su alcune testimonianze ancora coperte dal segreto e su due lunghe deposizioni in Procura della Capuozzo, sentita il 21 e il 22 dicembre, il consigliere grillino ha avvicinato il sindaco in tre diverse occasioni – a casa, nell’ufficio del municipio e durante un consiglio comunale di novembre – esibendole l’aerofotogrammetria della casa-studio di famiglia, sottolineando l’esistenza di un “problema di abuso edilizio” e invitandola “contestualmente ed in modo allusivo – scrive il pm, che poi cita parole del sindaco – a ‘stare tranquilla, perché dovevo essere meno aggressiva, non dovevo scalciare, dovevo essere più tranquilla con il territorio’”.

Si era già parlato della storia degli abusi edilizi dopo che era venuto alla luce (in modo assai misterioso) un plico di dieci pagine riguardante presunti abusi edilizi non condonabili perché commessi in una data incompatibile con quanto previsto dal condono edilizio del Governo Berlusconi. A sostegno di quanto scritto nel dossier ci sarebbero anche foto aeree che documenterebbero l’evoluzione dei lavori nello stabile di proprietà del marito di Rosa Capuozzo. Dall’aerofotogrammetria del 12 maggio del 2003 (anno in cui sarebbe stato realizzato l’abuso) si evince che i lavori sul fabbricato di proprietà di Baiano non erano ancora iniziati, eppure la richiesta di sanatoria da pare di Ignazio Baiano risale ad aprile 2003. Negli uffici comunali (da dove con tutta probabilità sono usciti i documenti) nessuno però è in grado di spiegare come sia stato possibile che il fascicolo relativo alla richiesta di sanatoria dell’immobile sia stato prelevato e reso noto. Dalle carte inoltre emerge come la gestione della pratica e la redazione del certificato di idoneità statica siano state affidate all’Ing. Rosario Altomonte di Marano. Altomonte è attualmente indagato per concorso con il clan Polverino per la realizzazione di opere edilizie abusive, abuso d’ufficio e falsità ideologica e materiale aggravata da finalità mafiose nell’area di Marano e di Quarto.

La foto aerea che documenta i lavoro nell'abitazione della sindaco di Quarto Rosa Capuozzo (via Youtube.com)
La foto aerea che documenta i lavoro nell’abitazione della sindaco di Quarto Rosa Capuozzo (via Youtube.com)

La Capuozzo aveva affidato a Facebook (in un post pubblicato anche sul Blog di Beppe Grillo) la sua difesa e replica così alle accuse circa gli abusi edilizi, promettendo di pubblicare i risultati delle perizie e delle indagini tecniche sull’abitazione del marito:

Da giorni circola un plico di documenti, inviato ai consiglieri di opposizione di Quarto, su un presunto abuso edilizio che, seppur parzialmente, mi riguarderebbe. Io stessa sono venuta in possesso di questo “incartamento” contenente una lunghissima serie di illazioni, affermazioni infamanti e calunnie a profusione. La prima cosa che ho fatto è stata di presentarmi io stessa dai carabinieri per chiedere loro di compiere tutti gli accertamenti del caso nel più breve tempo possibile. Non a caso, infatti, già lunedì 2 novembre una squadra di tecnici è venuta a fare un sopralluogo e ha eseguito tutte le misurazioni del caso sugli immobili messi, forse troppo velocemente, sotto accusa. Le risultanze di queste indagini tecniche le pubblicherò, immediatamente, on-line appena disponibili.
Quanto all’autore di questo “romanzo di fantasia”, composto da documenti trafugati e costruito ad hoc, dovrà risponderne in tutte le sedi. Ma ormai lo sappiamo, è solo pretestuosa polemica politica di chi gioca a piegare i fatti a propria convenienza.
In questo circo non voglio entrarci, ho tanto lavoro da fare per i cittadini e, quindi, pochissimo tempo da perdere.
Quarto è stato sciolto per mafia per la connivenza tra mafia e partiti. Da quando il M5S è al governo, sono saltati i vecchi equilibri e i giochi di potere. La città in mano ai cittadini è un problema per tutti quelli che hanno perso i privilegi. Non si arrendono alla democrazia. Le infamie non ci piegheranno.

Leggi sull’argomento: Rosa Capuozzo: il sindaco grillino di Quarto e il mistero degli abusi edilizi

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