Rosa Capuozzo: il sindaco grillino di Quarto e il mistero degli abusi edilizi

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-11-06

Per il sindaco di Quarto si tratta di un dossier confezionato ad arte, ma c’è chi fa notare che si è rivolta ad un professionista indagato per rapporti con clan della camorra

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È la solita congiura ai danni degli onesti che provano a cambiare le cose oppure c’è un fondo di verità? Da quando è stata eletta sindaco di Quarto per il MoVimento 5 Stelle Rosa Capuozzo non ha avuto un momento di pace, tutta la sua attività di governo è stata continuamente messa sotto controllo e parecchie scelte ambigue sono state criticate. Per gli attivisti grillini si tratta di accanimento nei confronti di una cittadina che prova a fare il bene della città, per gli altri invece si sta solo applicandolo lo stesso metodo usato dai 5 stelle quando sono all’opposizione. L’ultima vicenda riguarda un dossier di presunti abusi edilizi nella casa del marito della Capuozzo, ma i problemi della sindaco di Quarto sono iniziati qualche tempo fa.

La parentopoli grillina di Quarto

Rosa Capuozzo è stata eletta a maggio, nell’ultima tornata elettorale per le amministrative che aveva fatto esultare Beppe Grillo per la clamorosa vittoria ottenuta dai penstatellati. Da subito qualcuno dall’opposizione ha fatto notare che qualcosa non andava nel modo di gestire la cosa pubblica. Si è parlato di parentopoli quando è emerso che la Capuozzo aveva affidato la stampa dei manifesti istituzionali dalla Tipografia Baiano, di proprietà di Ignazio Baiano, marito della Capuozzo. Una decisione non proprio all’insegna della trasparenza anche se la sindaco si è difesa dicendo che “sono anni” che il Comune affida la stampa dei manifesti alla tipografia Baiano. Anni in cui, ricordano dall’opposizione, però la Capuozzo non ricopriva la carica di sindaco della città. La stessa accusa era stata mossa per le scelte degli assessori e della giunta, la Capuozzo ha nominato vicesindaco Andrea Perotti, fratello della consigliera comunale pentastellata Anna Perotti. Disattese anche alcune promesse elettorali figlie delle battaglie tanto care al MoVimento, come quella del dimezzamento degli stipendi degli assessori, che si sono accontentati di una più modesta riduzione del 10%. Insomma a quanto pare la lotta per la legalità contro i privilegi della casta che ha portato il MoVimento alla vittoria elettorale ha già subito una sonora battuta d’arresto.

Le minacce al consigliere d’opposizione

La Capuozzo, giusto per non sbagliare, non si è fatta mancare le minacce al consigliere di Protagonismo Sociale, Luigi Rossi. A metà ottobre hanno iniziato a circolare gli screenshot di una conversazione via Facebook tra la sindaco di Quarto e un misterioso interlocutore. Conversazione nella quale la Capuozzo scrive “non sarebbe male vedere Rossi spaventato” e lo sconosciuto si offriva di recarsi alla seduta del Consiglio per spaventare Rossi. Una faccenda che il consigliere di Protagonismo Sociale ha commentato definendo “camorristico” l’atteggiamento della Capuozzo.

La foto aerea che documenta i lavoro nell'abitazione della sindaco di Quarto Rosa Capuozzo (via Youtube.com)
La foto aerea che documenta i lavoro nell’abitazione della sindaco di Quarto Rosa Capuozzo (via Youtube.com)

La questione morale della sindaco Capuozzo

In questi ultimi giorni è venuto alla luce (in modo assai misterioso) un plico di dieci pagine riguardante presunti abusi edilizi non condonabili perché commessi in una data incompatibile con quanto previsto dal condono edilizio del Governo Berlusconi. A sostegno di quanto scritto nel dossier ci sarebbero anche foto aeree che documenterebbero l’evoluzione dei lavori nello stabile di proprietà del marito di Rosa Capuozzo. Dall’aerofotogrammetria del 12 maggio del 2003 (anno in cui sarebbe stato realizzato l’abuso) si evince che i lavori sul fabbricato di proprietà di Baiano non erano ancora iniziati, eppure la richiesta di sanatoria da pare di Ignazio Baiano risale ad aprile 2003. Negli uffici comunali (da dove con tutta probabilità sono usciti i documenti) nessuno però è in grado di spiegare come sia stato possibile che il fascicolo relativo alla richiesta di sanatoria dell’immobile sia stato prelevato e reso noto. Dalle carte inoltre emerge come la gestione della pratica e la redazione del certificato di idoneità statica siano state affidate all’Ing. Rosario Altomonte di Marano. Altomonte è attualmente indagato per concorso con il clan Polverino per la realizzazione di opere edilizie abusive, abuso d’ufficio e falsità ideologica e materiale aggravata da finalità mafiose nell’area di Marano e di Quarto. Fermo restando che quella nei confronti della sindaco si tratta di una mera denuncia e non è ancora stato avviato alcun procedimento d’indagine da parte della magistratura va ricordato che i Cinque Stelle quando si tratta degli esponenti di altri partiti sono molto meno garantisti. Da parte sua la sindaco Capuozzo ha ammesso gli abusi ma smentisce qualsivoglia irregolarità circa la pratica di sanatoria, ecco la sua spiegazione:

Dalla foto aerea, però, si evince che nel maggio successivo i lavori in questione non erano iniziati: non è sufficiente per affermare che qualcosa non quadra?
«Questo è il punto principale. Secondo la legge in materia non occorre che i lavori in questione debbano essere completati. Guardando la foto, si capisce che il solaio in chiaro evidenzia la base di un manufatto in cemento armato gettato in opera; mentre l’altra parte, quella inclinata, era anche già provvista di guaina. Così come risulta impermeabilizzata la parte posteriore orizzontale. Ecco perché sono così tranquilla»

La Capuozzo ha affidato per ora a Facebook (in un post pubblicato anche sul Blog di Beppe Grillo) la sua difesa e replica così alle accuse circa gli abusi edilizi, promettendo di pubblicare i risultati delle perizie e delle indagini tecniche sull’abitazione del marito e gridando al complotto ai danni della sua Amministrazione:

Da giorni circola un plico di documenti, inviato ai consiglieri di opposizione di Quarto, su un presunto abuso edilizio che, seppur parzialmente, mi riguarderebbe. Io stessa sono venuta in possesso di questo “incartamento” contenente una lunghissima serie di illazioni, affermazioni infamanti e calunnie a profusione. La prima cosa che ho fatto è stata di presentarmi io stessa dai carabinieri per chiedere loro di compiere tutti gli accertamenti del caso nel più breve tempo possibile. Non a caso, infatti, già lunedì 2 novembre una squadra di tecnici è venuta a fare un sopralluogo e ha eseguito tutte le misurazioni del caso sugli immobili messi, forse troppo velocemente, sotto accusa. Le risultanze di queste indagini tecniche le pubblicherò, immediatamente, on-line appena disponibili.
Quanto all’autore di questo “romanzo di fantasia”, composto da documenti trafugati e costruito ad hoc, dovrà risponderne in tutte le sedi. Ma ormai lo sappiamo, è solo pretestuosa polemica politica di chi gioca a piegare i fatti a propria convenienza.
In questo circo non voglio entrarci, ho tanto lavoro da fare per i cittadini e, quindi, pochissimo tempo da perdere.
Quarto è stato sciolto per mafia per la connivenza tra mafia e partiti. Da quando il M5S è al governo, sono saltati i vecchi equilibri e i giochi di potere. La città in mano ai cittadini è un problema per tutti quelli che hanno perso i privilegi. Non si arrendono alla democrazia. Le infamie non ci piegheranno.

Foto copertina via Twitter.com

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