Il caso Diciotti ci insegna che da oggi un ministro può torturare e rimanere impunito

di Mario Neri

Pubblicato il 2019-03-21

Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera ci spiega oggi che dopo il voto del Senato sulla Diciotti per salvare Salvini è stato sancito nei fatti un principio che pare piuttosto al di là di quelli che animano la Costituzione italiana: Nel proclamare che «la configurazione di ministerialità di un reato si arresta alle soglie della …

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Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera ci spiega oggi che dopo il voto del Senato sulla Diciotti per salvare Salvini è stato sancito nei fatti un principio che pare piuttosto al di là di quelli che animano la Costituzione italiana:

Nel proclamare che «la configurazione di ministerialità di un reato si arresta alle soglie della lesione irreversibile di diritti fondamentali», e che perciò la categoria del reato ministeriale non varrebbe «in relazione a fatti specie criminose che ledano in modo irreversibile determinati diritti fondamentali», la relazione ieri votata aggiunge infatti che «i diritti compressi» sulla nave, cioè quelli di circolazione delle persone, «non possono annoverarsi tra i diritti fondamentali per così dire “incomprimibili”, quali la vita o la salute».

Ciò significherebbe che un ministro, per «il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell’esercizio della funzione di governo», non potrebbe arrivare a ordinare un «omicidio di Stato» (come già notava una nota del professor Luca Masera), ma potrebbe invece ledere «diritti fondamentali», a condizione che siano diversi da quelli «incomprimibili» di «vita o salute», e che la «lesione» non sia «irreversibile».

Dunque potrebbe ordinare la tortura, giacché ogni buon manuale di supplizi è ideato proprio per non lasciare conseguenze permanenti: e la stessa conseguenza potrebbe trarsi per i trattamenti in umani e degradanti, per la compressione della libertà morale, persino per la schiavitù.

Insomma, anche se non se ne è accorto nessuno perché il tripudio di patridioti ha buttato tutto in caciara, si è sancito un principio molto più pericoloso di qualsiasi parentela acquisita per Ruby Rubacuori. Non male, no?

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