Le Iene e il servizio non trasmesso su Tiziano Renzi

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-12-11

Lo studio dell’avvocato Luca Mirco ha diffidato la trasmissione di Italia 1 dal mandare in onda il servizio. Che uscirà comunque stasera

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C’è un altro servizio non trasmesso nella storia delle Iene e di Matteo Renzi: dopo quello di Giarrusso su Palazzo Chigi che la trasmissione di Italia 1 non ha mandato in onda perché le “prove” non hanno convinto gli avvocati di Mediaset, lo studio legale di Luca Mirco, l’avvocato di Tiziano Renzi e Laura Bovoli, i genitori dell’ex premier e segretario del Pd, ha diffidato dal raccontare le vicende legali di alcune società –in passato di proprietà di Renzi sr. e da lui amministrate –che hanno avuto contenziosi legali con loro ex dipendenti (spesso immigrati). Un reportage degli stessi giornalisti –tra cui Filippo Roma –che nelle scorse settimane hanno realizzato i servizi su Antonio Di Maio e i suoi dipendenti.

Le Iene e il servizio non trasmesso su Tiziano Renzi

Il servizio si basa sui pezzi usciti in questi giorni su La Verità a firma di Giacomo Amadori per i quali Tiziano Renzi ha già annunciato una querela. Nel 2011 un’azienda del padre di Renzi è stata condannata a risarcire un cittadino nigeriano che aveva impiegato nel 2007 come co.co.co. in una della società della galassia Renzi (Arturo Srl, poi liquidata) e licenziato in tronco quando aveva preteso una retribuzione adeguata al posto di 750 euro al mese. La sentenza è stata emessa il 20 settembre 2011 dal Tribunale di Genova in favore di Evans Omoigui, oggi 45 anni, nigeriano di Benin City, che era in Italia dal 1996 e ora è tornato a vivere in Nigeria. Nei giorni scorsi lo stesso Renzi aveva pubblicato un post in cui chiedeva di non essere accostato ad Antonio Di Maio.

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Il servizio andrà comunque in onda stasera, scrive oggi il Fatto. L’avvocato intanto  diffida: “Dal propalare notizie false e diffamatorie in relazione a ‘presunti’quanto inesistenti rapporti di lavoro nero tra il dottor Renzi, società dallo stesso amministrare o controllate. Dall’utilizzare immagini o documentazione illecitamente acquisita e relativa a ipotizzati quanto immaginari abusi edilizi”. Fino al passaggio che, appunto, pare vietare ogni accostamento tra papà Renzi e il genitore di Luigi Di Maio: “Diffida dal mandare in onda servizi… contenenti improvvide associazioni tra fattispecie di recente attualità politica totalmente differenti nei fatti, nei presupposti e nelle ipotesi di illeciti pro spetta ti”. Era stato lo stesso Tiziano Renzi su Facebook a raccontare di essere stato avvicinato dalle Iene mentre andava a messa. E aveva chiosato: “Non ho pagato lavoratori in nero come ha confessato di aver fatto il padre di Di Maio”.

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