I popcorn di Matteo Renzi

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-05-10

Oggi Maurizio Martina aveva un diavolo per capello. Si è talmente arrabbiato, il reggente che non conta niente, che ha furiosamente stigmatizzato chi sosteneva che il PD dovesse “stare a guardare con i pop corn in mano” la formazione del governo M5S-Lega. Ma chi ha parlato di popcorn oggi? Martina non lo ha detto. Ad …

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Oggi Maurizio Martina aveva un diavolo per capello. Si è talmente arrabbiato, il reggente che non conta niente, che ha furiosamente stigmatizzato chi sosteneva che il PD dovesse “stare a guardare con i pop corn in mano” la formazione del governo M5S-Lega. Ma chi ha parlato di popcorn oggi? Martina non lo ha detto. Ad essere precisi, Martina non ha nominato nessuno. Come è costume dei politici di questi meravigliosi, ancorché un po’ paludati, anni Sessanta, Martina ha ritenuto di dover parlar chiaro al suo (?) partito e al suo (???) elettorato evitando di dire a chi si riferisse.

matteo renzi popcorn

Martina ce l’aveva però con Matteo Renzi, a causa di un articolo uscito sulla Stampa con un virgolettato dell’ex segretario PD e presidente del Consiglio:

I suoi amici gli chiedono: Matteo ma sei sicuro che il governo si farà per davvero? Renzi non si sbilancia, dice che sì, è molto probabile, ma in queste occasioni, è sempre consigliabile aspettare e alla fine sdrammatizza con una battuta: «Ora tocca a loro e pop-corn per tutti!»

Ma non è stato solo Maurizio Martina a cantargliele chiare e tonde a Matteo Renzi senza nominarlo. Anche Silvia Velo, attuale sottosegretaria all’Ambiente di area orlandiana nel PD ha ritenuto di dover dire chiaro e tondo in un post sull’Huffington Post che qui le cose non vanno per niente bene:

Io non li voglio quei popcorn, perché nonostante la sconfitta, nonostante la delusione per le scelte degli italiani, la storia politica a cui appartengo non mi consentirà mai di augurare il peggio al mio paese, anche se questo garantisse (e ne dubito) un vantaggio al mio partito.

Sento profondo disagio che questo augurio invece arrivi da alcuni dei suoi dirigenti e ovviamente, per quello che mi è possibile, farò di tutto per combattere questa pericolosa decadenza cultura. Infine un ultima annotazione: chi ha fatto il tifo per questo approdo, chi non vedeva l’ora che Salvini e Di Maio si accordassero, per favore, ora almeno ci risparmi l’ipocrisia di gridare allo scandalo e si mangi i suoi popcorn in silenzio, perché a tutto c’è un limite!

E insomma, avete capito bene: anche Silvia Velo ha ritenuto di dovergliele cantare chiare e tonde a Matteo Renzi ma senza nominarlo, perché non sia mai che qualcuno capisca con chi sta polemizzando. La situazione attuale del Partito Democratico è infatti questa: da una parte c’è un ex segretario che ha subito sconfitte pesantissime e dovrebbe passare la mano. Dall’altra c’è un gruppo di dirigenti che non ha nemmeno il coraggio di nominare Matteo Renzi, figuriamoci quello di sostituirlo. Nell’attesa di sapere come finirà questa avvincente saga, forse è il caso di mettere in padella i popcorn.

Leggi sull’argomento: Come hanno preso i grillini il governo M5S-Lega

 

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