I 4000 leghisti che hanno votato Bonaccini in Emilia-Romagna

di Mario Neri

Pubblicato il 2020-01-30

Matteo Salvini rifarebbe tutto in Emilia-Romagna e il centrosinistra spera ardentemente che lo rifaccia. Perché l’ideona di candidare Lucia Borgonzoni, leghista sconosciuta al territorio e assenteista al comune di Bologna dove era consigliera oltre che senza alcun tipo di esperienza amministrativa ha portato, scrive oggi Francesco Verderami, giornalista del Corriere della Sera di solito molto …

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Matteo Salvini rifarebbe tutto in Emilia-Romagna e il centrosinistra spera ardentemente che lo rifaccia. Perché l’ideona di candidare Lucia Borgonzoni, leghista sconosciuta al territorio e assenteista al comune di Bologna dove era consigliera oltre che senza alcun tipo di esperienza amministrativa ha portato, scrive oggi Francesco Verderami, giornalista del Corriere della Sera di solito molto attento alle ragioni di Giorgetti, 4000 diconsi quattromila elettori della Lega a disgiungere il voto e a dare la preferenza per la carica di governatore all’odiatissimo (dal Capitano) Stefano Bonaccini.

4000 leghisti bonaccini

Un segnale che consiglierebbe al Capitano di mettere meno bocca possibile nelle candidature per le prossime elezioni regionali che si svolgeranno tra maggio e giugno, e infatti Salvini in queste ore sta picconando i candidati già scelti dal centrodestra in Puglia e in Campania.

Salvini il 18 sbarcherà a Napoli per una iniziativa contro De Luca e De Magistris. E tra le ipotesi in circolo a destra, c’è quella di un possibile spostamento di Fdi in Campania (si fa il nome di Edmondo Cirielli) al posto di Caldoro. Ovviamente – è l’obiettivo di via Bellerio – per aprire le porte della Puglia alla Lega. È un pallino di Salvini quanto di Giorgetti – alla luce del 30 per cento dei sondaggi – conquistare una grande regione del Sud.

Meloni e Berlusconi piuttosto alzano le barricate, fin d’ora: Fitto e Caldoro non si toccano, la Lega corra da sola se non li vuole. «Siamo il partito che è cresciuto di più e l’unico che è cresciuto sia in Emilia Romagna che in Calabria», ricordava ancora ieri sera Giorgia Meloni al Tg5. Dentro Fdi e Fi circola anche uno studio dal quale emerge che la Lega governerebbe regioni in cui vivono 16 milioni di italiani, a fronte dei 7 milioni delle regioni a marchio Fi e 1,6 in quelle di Fdi (nonostante il 10 per cento della Meloni nei sondaggi, fanno notare).

Sbagliare è umano, perseverare è Capitano.

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