Le prossime elezioni regionali tra maggio e giugno

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-01-28

Al voto Campania, Puglia, Marche, Toscana, Veneto e Liguria: in alcuni casi si tratta di partite aperte dove le alleanze saranno decisive

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Con la vittoria di Bonaccini in Emilia-Romagna il governo ha guadagnato un po’ di tregua elettorale. Le prossime elezioni regionali ci saranno a maggio e a giugno, mentre tra gli appuntamenti già fissati ci sono le suppletive per i seggi dell’uninominale da riassegnare in Parlamento a Roma e a Napoli e i voti in un municipio a Roma, oltre al referendum sul taglio dei parlamentari il cui risultato sembra già più o meno acquisito (e confermerà la legge voluta dai grillini). Si vota però in regioni importanti e decisive. In alcune, come in Veneto, il risultato già oggi sembra scontato vista l’ampia maggioranza su cui può contare il centrodestra.  Ma si vota anche in Liguria, regione che è stata per molto tempo a sinistra e di recente è passata ad essere governata da Giovanni Toti che tenterà il bis ma dovrà stare molto attento alla possibile rimonta del PD.

elezioni regionali maggio giugno
Le elezioni regionali a maggio e a giugno (La Stampa, 28 gennaio 2020)

Nelle Marche invece traballa molto la posizione del centrosinistra e la Lega potrebbe piazzare un suo candidato che potrebbe vincere come in Umbria. Lo stesso discorso vale per la Toscana dove il governatore uscente, Enrico Rossi, non si ricandiderà e il centrosinistra dovrà scendere a patti con Matteo Renzi per presentarsi unito alle urne. In Puglia il problema sembra già risolto perché Renzi ha promesso che porterà un suo candidato insieme a +Europa e Calenda, contro quel Michele Emiliano con cui è sempre stato in pessimi rapporti. Lì la partita è interessante perché c’è spazio per un accordo elettorale con i grillini e a quel punto una vittoria potrebbe costituire una bella botta per Italia Viva, che però potrebbe anche diventare il capro espiatorio di un’eventuale sconfitta. A meno che Renzi non cambi idea come ha fatto con Federica Angeli candidata a Roma, visto che poi ha annunciato il suo appoggio a Gualtieri (e i renziani romani, fino al giorno prima pronti a battersi fino all’ultima stilla di sangue per la giornalista di Repubblica, si sono improvvisamente eclissati). Infine c’è la Campania dove Vincenzo De Luca può contare su un appoggio ampio e su alte possibilità di rielezione. Senza grillini però, visto che lo vedono come il fumo negli occhi.

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