Heather Parisi contro Di Maio e Beppe Grillo per Hong Kong

di Mario Neri

Pubblicato il 2019-11-27

Heather Parisi all’attacco di Luigi Di Maio e Beppe Grillo. Dopo i “pochi pensieri” della “ballerina sovranista” se la prende con il cinese Di Maio che ha portato anche a un incontro tra l’ambasciatore cinese in Italia e Beppe Grillo e con l’atteggiamento dell’Italia nei confronti della situazione di Hong Kong spiegato dal ministro degli …

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Heather Parisi all’attacco di Luigi Di Maio e Beppe Grillo. Dopo i “pochi pensieri” della “ballerina sovranista” se la prende con il cinese Di Maio che ha portato anche a un incontro tra l’ambasciatore cinese in Italia e Beppe Grillo e con l’atteggiamento dell’Italia nei confronti della situazione di Hong Kong spiegato dal ministro degli Esteri italiano (“Non vogliamo interferire nelle questioni altrui”).

heather parisi

Anche Joshua Wong, uno dei leader del movimento pro democrazia di Hong Kong, è andato su Repubblica all’attacco di Di Maio: “L’Italia deve stare attenta a non dipendere dagli interessi economici cinesi. Tutto ha un prezzo a questo mondo. Molti diranno che sono troppo preoccupato o troppo scettico nei confronti della Cina. Ma la verità è che la Cina è nota per non rispettare le regole ed è tristemente nota per le sue violazioni dei diritti umani. Il fallimento della formula ‘un Paese, due sistemi’ a Hong Kong evidenzia la pratica, tristemente nota anch’essa, del mancato rispetto da parte della Cina del trattato internazionale firmato nel 1984”. Wong ha lanciato un appello ai leader e ai politici italiani “affinché si schierino con i manifestanti di Hong Kong, che si battono per la nobile causa di ottenere elezioni libere. Oltre a condannare l’uso della violenza della polizia contro la popolazione di Hong Kong, i Paesi europei, e in particolare l’Italia, dovrebbero riconsiderare gli accordi economici con un regime spietato che non rispetta mai le regole. Iniziative legislative come l’Hong Kong Human Rights and Democracy Act dovrebbero essere messe in atto anche in Italia per fermare ulteriori violazioni dei diritti umani”.

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