Governo: manina che dà, manina che toglie

di Costantino de Blasi

Pubblicato il 2018-10-30

Mentre la manovra economica si svuota lentamente dei suoi più affascinanti propositi, e contestualmente si riempie di misure surreali e demagogiche come quella sui terreni agricoli ai terzogeniti, è utile osservare una mutazione genetica della componente pentastellata. In pochi mesi il MoViMento che aveva fatto della tecnologia e della trasparenza due dei suoi cavalli di …

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Mentre la manovra economica si svuota lentamente dei suoi più affascinanti propositi, e contestualmente si riempie di misure surreali e demagogiche come quella sui terreni agricoli ai terzogeniti, è utile osservare una mutazione genetica della componente pentastellata. In pochi mesi il MoViMento che aveva fatto della tecnologia e della trasparenza due dei suoi cavalli di battaglia è diventato il principale argine alla partecipazione della “gente” ai processi decisionali politici.

Le discussioni pubbliche sulle iniziative 5 stelle sono ferme al 2017; dei meet-up non c’è più neanche l’ombra; i propositi di ausculto del cuore pulsante dei territori sono stati cancellati, dal Salento (TAP) alla Liguria (Ponte Morandi). Sparita soprattutto la famosa trasparenza delle decisioni prese in Consiglio dei Ministri per il quale tempo fa si vaneggiava di collegamenti in streaming. Abbondano invece le manine, vere o presunte, che inseriscono clausole pro e contro il cambiamento annunciato. A dispetto degli annunci questo è il governo più opaco della storia.

relazione trimestrale di cassa ragioneria dello stato

Opacità che ha evidentemente contagiato anche gli uffici della pubblica amministrazione. Per chi vuole seguire l’andamento dei conti pubblici con un minimo di rigore, uno dei driver è la Relazione di Cassa trimestrale rilasciata dalla Ragioneria Generale dello Stato. Sul sito del MEF, da cui la RGS dipende, l’ultima relazione di cassa disponibile è quella relativa al primo trimestre dell’anno. Nulla si sa dell’evoluzione del bilancio a consuntivo del secondo trimestre. In tempi normali la relazione sarebbe pubblicata con circa un trimestre di ritardo. Di quella di giugno, attesa da settembre, nessuna notizia.

La Relazione trimestrale serve a monitorare l’andamento dei conti pubblici e, cosa ancor più importante per noi secchioni, a verificare l’ammontare del fabbisogno aggregato. È il fabbisogno infatti uno dei più importanti indicatori dello stato dell’economia. Da esso, tanto per intenderci, dipende l’ammontare di nuovo debito che dovrà essere emesso per allineare la contabilità di cassa. È possibile che i tecnici della RGS siano troppo impegnati a rileggere e bollinare le innumerevoli versioni della legge di bilancio elaborate dalla variopinta coalizione di governo; tuttavia il fatto che i conti dello Stato siano privi di monitoraggio e nascosti al giudizio degli osservatori indipendenti è un altro pessimo segnale. Fossimo Di Maio ci domanderemmo se oltre alle manine che inseriscono norme non discusse in CDM, esistono altre manine che nascondono informazioni essenziali.

Leggi sull’argomento: Il piano B del M5S per fare la TAV all’insaputa dei No TAV

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