Conte a Meloni: “Ok stretta sul rave, ma dal governo parole chiare anche su Predappio”

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-10-31

il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha fatto un chiaro appello al Governo, richiamandolo alla coerenza

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Da un lato il rave di Modena, dall’altro la manifestazione filo-fascista a Predappio svolta per celebrare il centenario della marcia su Roma. Sul primo il ministro dell’Interno Piantedosi è intervenuto col pugno duro, sul secondo non è sembrata invece esserci la stessa ferma condanna da parte dell’esecutivo di Centrodestra. Proprio per oggi è prevista in Consiglio dei Ministri la presentazione da parte del titolare del Viminale di un decreto volto al tracciamento di una nuova linea di fermezza e rigore in materia di sicurezza. E, in vista di tale occasione, il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha fatto un chiaro appello al Governo, richiamandolo alla coerenza.

Giuseppe Conte: “Bene intervento sul rave, ma ci aspettiamo parole chiare del Governo anche su Predappio”

Su Facebook Giuseppe Conte ha sottolineato quanto la stretta sul rave party di Modena sia stata necessaria e di buon senso, ma ha pure rimarcato quanto lo stesso criterio debba essere adottato in tutte le altre occasioni.

L’ex Premier ha scritto: “Leggiamo da indiscrezioni che il ministro Piantedosi dovrebbe presentare oggi in Cdm un decreto per tracciare la nuova linea di fermezza e rigore in materia di sicurezza e ordine pubblico. Ben vengano azioni mirate a maggiore prevenzione e contrasto dell’illegalità, ma allo stesso modo ci aspettiamo dal titolare del Viminale e dal governo una parola chiara sulla sfilata delle duemila camicie nere di Predappio, dove inni fascisti e braccia tese hanno evidenziato – qualora ve ne fosse bisogno – la labile linea di confine che divide la ‘nostalgia’ dall’’apologia’”.

Il leader pentastellato ha poi richiesto chiarimenti “sugli interventi delle forze dell’ordine nei confronti degli studenti malmenati all’Università La Sapienza, nonostante questi fossero indifesi e non avessero adottato comportamenti palesemente violenti. Consentire a tutti una piena libertà di espressione è il fondamento della democrazia, ne siamo convinti. I modi con cui garantire questa libertà non sono però indifferenti ma anzi qualificano la concreta cifra democratica di una società”.

 

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