Giulia Grillo: anche l’ex ministra della sanità minaccia di lasciare il M5S

di dipocheparole

Pubblicato il 2020-01-12

Giulia Grillo, ex ministra della sanità del Conte One che non prese benissimo la decisione di non riconfermarla da parte di Luigi Di Maio, oggi rilascia un’intervista al Mattino in cui va all’attacco del Capo Politico del MoVimento 5 Stelle: «O si cambia impostazione oppure lascerò il M5s perché serve una svolta. Ci ho già pensato …

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Giulia Grillo, ex ministra della sanità del Conte One che non prese benissimo la decisione di non riconfermarla da parte di Luigi Di Maio, oggi rilascia un’intervista al Mattino in cui va all’attacco del Capo Politico del MoVimento 5 Stelle: «O si cambia impostazione oppure lascerò il M5s perché serve una svolta. Ci ho già pensato in passato a lasciare, ma ora siamo al redde rationem: o si cambia o non ha più senso restare». Cosa imputa la Grillo a Giggetto?

«Ormai siamo una struttura verticistica senza pesi e contrappesi. All’inizio il capo politico doveva essere una figura marginale e invece si è data un’interpretazione del ruolo come se dovesse essere l’uomo solo al comando».

Di Maio dovrebbe farsi da parte?
«Glielo dico sinceramente: non voglio proprio passare come tanti altri per quella che fa la guerra personale a Luigi. Con lui ho avuto anche scontri, ma l’affetto e l’amicizia nei suoi confronti restano. Il problema è cosa vogliamo che sia il Movimento e quindi va riformato lo statuto adeguandolo allo spirito originario di ciò che eravamo: nasciamo come un insieme di persone che lavorano su alcuni progetti»

.giulia grillo

Qualcuno ora dirà che lei è contrariata perché non è più ministro. Non teme critiche?
«Ma no, se pongo ora queste questioni è perché avrei trovato ridicolo occuparmene mentre ero ministro quando avrei dovuto pensare a ben altre cose. Semplicemente abbiamo rodato un sistema, che tra l’altro io ho votato, ma abbiamo visto che non funziona più. Quindi è giusto cambiare».

Ci saranno gli Stati Generali del Movimento. Se ne parlerà?
«Può essere una grande occasione se non sarà una kermesse inutile. Prendiamoci il tempo necessario, facciamoci affiancare anche da esperti, ma creiamo un nuovo statuto più partecipato. Così non fosse dovrò trarre le mie conclusioni, posso anche lasciare».

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