Giornalisti minacciati con una pala alla manifestazione “No Green Pass”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-10-10

Un video riprende un manifestante “No Green Pass” che nei tafferugli di ieri a Roma minaccia i giornalisti con una pala. Una frangia di facinorosi aveva allestito una barricata su Via del Corso, ma le forze dell’ordine hanno sgombrato tutti con gli idranti

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Tra i manifestanti “No Green Pass” e i giornalisti non c’è mai stato un buon rapporto. Come tra chi sa di muoversi nel torbido e chi – semplicemente – ha intenzione di documentarlo e raccontarlo. Ne sa qualcosa Saverio Tommasi, cronista di Fanpage aggredito in piazza a Firenze lo scorso 25 luglio mentre cercava di realizzare un servizio tra i negazionisti. “Giornalista terrorista” è il mantra dei cortei che ogni sabato sfilano nelle principali città d’Italia, e non risparmia nessuno, neanche un quotidiano come Libero che – da quando si è insediato Alessandro Sallusti come nuovo direttore – ha smesso di strizzare l’occhio agli scettici del vaccino e del virus, e per questo motivo è stato preso di mira a inizio settembre da manifestanti proprio sotto la redazione.

Per questo motivo non stupisce che durante le violenze di ieri a Roma, culminate con l’assalto di Forza Nuova alla sede centrale della Cgil in Corso d’Italia, ci siano state intimidazioni e minacce verso gli operatori dell’informazione.
In un video girato dall’Ansa si vedono alcuni “No Green Pass” che, dopo aver costruito una “barricata” di fortuna con i materiali di un vicino cantiere edile in Via del Corso lanciano un avvertimento ai giornalisti con la videocamera: “Il primo che fa un filmato gli spacco questa pala in testa”, si sente nella registrazione. La polizia con gli idranti li ha poi fatti indietreggiare. Dal gruppo dei manifestanti è partito quindi un lancio di sassi verso le forze dell’ordine, compresa la pala.


Nel corso della protesta, un manifestante è perfino salito sul tetto di un blindato delle forze dell’ordine schierato all’angolo tra la piazza e via del Babuino. Alcune centinaia di manifestanti si sono diretti verso Palazzo Chigi, dove è stato necessario inviare i rinforzi per scongiurare eventi simili a quelli avvenuti alla Cgil.

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