La rabbia dei no-vax anche sotto la redazione di Libero | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-05

Durante le consuete manifestazioni del sabato a Milano un gruppo di no-vax è andato a protestare sotto la redazione di Libero, “colpevole” di aver compiuto una svolta vaccinista da quando Alessandro Sallusti si è insediato come nuovo direttore

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La svolta “sì vax” imposta dal neo direttore di Libero, Alessandro Sallusti, ha trascinato anche il quotidiano prima diretto da Pietro Senaldi nel mirino dei no vax. Fino al cambio di leadership infatti la linea editoriale aveva sempre strizzato l’occhio agli scettici dell’inoculazione, ma da quando si è insediato l’ex direttore de Il Giornale c’è stata la svolta. Giravolta non vista di buon occhio dai manifestanti, che probabilmente hanno sentito il terreno sbriciolarsi sotto i piedi venendo meno le argomentazioni del giornale che più li spalleggiava.

Così le consuete proteste e sfilate dei “no Green Pass” e dei “no vax” del sabato, a Milano sono sfociate in una contestazione aperta sotto la redazione di Libero. “Giornalista terrorista” e “venduti” sono stati gli slogan più ripetuti all’indirizzo dei presenti.

“Queste persone hanno tutto il diritto di manifestare e di urlare contro le redazioni dei giornali: anzi, sono da un certo punto di vista invidiabili perché il loro credo è incrollabile”, recita un articolo apparso senza firma sul giornale. “Non s’insinua il dubbio in loro – prosegue il testo – che forse stanno sbagliando e che il vaccino è l’unica via di salvezza attualmente conosciuta che ci viene offerta contro il virus”. Per i manifestanti infatti fa tutto parte di un “progetto più grande” orchestrato dagli indefiniti “poteri forti”, di cui i giornalisti sarebbero “sudditi”.

“E così – conclude l’articolo – sotto la redazione di viale Luigi Majno decine di no-vax ci hanno tenuto a farci sapere che ci considerano “corrotti” per il nostro sì convinto al vaccino, mentre loro sono per la “libertà”. Una protesta indirizzata a Libero che non ci intimorisce minimamente né ci distrae dalla vera “guerra”, che è quella contro il virus, non contro queste orde di no-vax”.

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