Giorgia Meloni e le zucchine pescate nei mari italiani

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-05-02

In soli trenta secondi di video Giorgia Meloni non solo si rende protagonista di una buffissima gaffe ma dimostra anche che quando si esprime su Europa e Unione Europea non sappia di cosa sta parlando. Ma che ce frega a noi che siamo “sovranisti così”??

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Giorgia Meloni vuole andare in Europa «per cambiare tutto». Ma tutto cosa? Ad esempio vuole riprendersi la sovranità sulle zucchine. Basta con le zucchine provenienti dall’estero, e soprattutto basta con quest’Europa che ci vuole dire anche di che dimensione devono essere le «zucchine pescate nei mari italiani». Avete letto bene, Giorgia Meloni ritiene che le zucchine vengano pescate nei nostri mari e che è Macron a decidere il diametro delle zucchine italiche.

Tutto quello che Giorgia Meloni non ha capito delle zucchine pescate dai pescatori italici

Il delirante discorso risale ad una diretta del 30 aprile, ed è passato quasi del tutto inosservato finché non è stato segnalato da Federico Mello su Twitter. Durante la diretta la Meloni sta bene attenta a spiegare qual è il problema dell’Italia. Il problema principale, manco a dirlo, è l’Europa che viene curiosamente identificata con il Presidente Francese Emmanuel Macron. Che non è certo il “capo” dell’Unione Europea (dove si decide a maggioranza) ma che per la Meloni è diventato da tempo il nemico pubblico numero uno: dalla balla del franco CFA che ci riempie di immigrati alla storia dell’intervento francese in Libia del 2011 (la Meloni votò a favore).

meloni zucchine macron europa - 2

Ma Giorgia Meloni è fatta così: un giorno lancia un appello per una raccolta fondi per ricostruire Notre-Dame (simbolo non solo della cristianità ma anche della Francia), quello dopo attacca la Francia e i francesi. Ecco quindi un altro crimine di Macron: «interferire sul diametro delle zucchine che i miei pescatori possono pescare nei mari italiani». Ora non risulta che la Meloni sia l’armatrice di una flotta di pescherecci, e soprattutto le zucchine di solito vengono coltivate. La leader di Fratelli d’Italia corregge la svista dopo qualche secondo «decidiamo che io mi decido il diametro delle mie vongole e poi decidiamo assieme la politica estera». Al di là della gaffe della Meloni ci sono parecchie imprecisioni e inesattezze. La prima è che la famigerata normativa europea che stabiliva il calibro delle zucchine varata nel 1998 è stata abrogata nel 2008. Per anni però è stata uno dei cavalli di battaglia dei proto-sovranisti e la Meloni (che è candidata al Parlamento Europeo) non si è evidentemente aggiornata.

meloni zucchine macron europa - 1

La seconda imprecisione riguarda il calibro delle vongole. Una normativa europea in materia esiste e fu oggetto di polemiche nel 2015 allorquando venne definita la taglia minima a 25 millimetri. Nel 2016 però la taglia accettabile è stata ridotta a 22 millimetri, una decisione che ha incontrato il favore di Coldiretti che si era dichiarata soddisfatta dalle modifiche. C’è infine la questione della politica estera comune. Il motivo per cui l’Unione non ha una politica estera comune o una politica comune dei confini esterni non è perché così la Francia può invadere la Libia e decidere quanto grandi devono essere le nostre zucchine. Il motivo è che gli stati non vogliono rinunciare alla propria sovranità sui confini e la materia è una delle poche rimasta di esclusiva competenza nazionale. Gli Stati europei hanno deciso che le politiche di difesa, la politica estera, la difesa delle frontiere esterne e quelle sull’immigrazione devono rimanere una questione nazionale. Quindi ognuno ha il diritto di fare come vuole. Fa ridere che siano i sovranisti a lamentarsi.  Ma questo è il paradosso dei sovranisti che si lamentano che c’è troppa Europa e poi ne vorrebbero ancora di più.

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