Giorgia Meloni e il Coronavirus: da “moriremo tutti” a “è tutto a posto”

di Mario Neri

Pubblicato il 2020-03-03

In due tweet di Giorgia Meloni possiamo ammirare il sovranismo alle prese con la realtà. Il primo risale al 21 febbraio scorso e chiedeva “serietà, buonsenso e fermezza” (come se ci fosse invece chi predica umorismo, cattivo senso e liberalità) pretendendo che chi arrivava dalla Cina o dalle zone ad alto rischio debba essere tenuto …

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In due tweet di Giorgia Meloni possiamo ammirare il sovranismo alle prese con la realtà. Il primo risale al 21 febbraio scorso e chiedeva “serietà, buonsenso e fermezza” (come se ci fosse invece chi predica umorismo, cattivo senso e liberalità) pretendendo che chi arrivava dalla Cina o dalle zone ad alto rischio debba essere tenuto in quarantena per il bene di tutti.

giorgia meloni coronavirus turismo

Il secondo arriva otto giorni dopo ed è corredato da un bel video in cui la Meloni fa sfoggio del suo inglese per un appello ai turisti di tutto il mondo che ha cominciato a trattarci come lei voleva trattare i cinesi: da appestati. Siccome le conseguenze economiche cominciano a colpire chi lavora nei settori in crisi e siccome questi votano, ecco l’appello ai turisti di tutto il mondo: continuate a venire in Italia è tutto a posto, la situazione è disperata ma non è seria, il buonsenso e la fermezza? Magari la prossima volta, dài.

Meloni segue, come è già successo in altre occasioni, il copione di Salvini: il Capitano prima ha diffuso il panico come una prima pagina di Libero qualsiasi, poi in un’intervista a Porta a Porta ha assicurato chel’Italia non è un lazzaretto: “Qualcuno la sta vendendo così mentre è un paese bello, sicuro, sano ed è incommentabile il fatto che qualcuno abbia cercato responsabilità nei medici del territorio e che la procura abbia aperto un’inchiesta sull’ospedale di Codogno. Il mondo sappia che in Italia c’è una sanità eccezionale, ci sono dottori eccezionali e quindi venire in Sicilia, in Trentino, a Venezia è sicuro”. Per giorni ha agitato la paura per il coronavirus, contribuendo a diffondere la psicosi e lasciando intendere che arriverà per colpa dei migranti, magari quelli sbarcati a Taranto. Per giorni ha sollecitato la chiusura di voli aerei, porti, aeroporti. Ovvero degli stessi mezzi che vengono utilizzati per venire in Italia dai turisti che oggi Salvini invita a partire tranquillamente perché nel frattempo i primi effetti economici del Coronavirus hanno cominciato a farsi sentire sul turismo e lui ha una straordinaria necessità di fare bella figura. Non è tutto così meraviglioso?

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